Grave perdita per la politica calabrese. SI è spenta oggi nella sua Diamante Marianna Presta detta Nina, vedova Magorno, madre di Ernesto, attuale sindaco del Comune di Diamante e in passato deputato e senatore della Repubblica.

Ne hanno dato l’annuncio oggi,  i figli Ersilia, Gilda ed Ernesto, i nipoti Giorgia, Luigi e Anna, il genero Fernando, la nuora Francesca, la cognata Flora, i nipoti e parenti tutti. I funerali della signora Marianna Presta si svolgeranno domani, sabato 20 aprile 2024, alle 15 presso la Chiesa di Gesù Buon Pastore di Diamante, muovendo dall’abitazione in via Poseidone 23.

Nina Presta fu figura fondamentale del socialismo calabrese nelle cui fila ha militato sempre. Il suo impegno politico è nato quasi per caso. Era il 1970 e in Italia nascevano ufficialmente le elezioni. Alle prime elezioni regionali la signora Presta fece il suo esordio nella politica attiva. Lei stessa racconta che furono dei falegnami, clienti del suo compianto marito Giuseppino, a volerla candidare a tutti i costi. Una scelta per niente banale a quei tempi. La Presta fu infatti una femminista antesignana, non a caso entrata nel Pantheon delle donne calabresi che come Rita Pisano si sono spese per le lotte civili. Lei stessa racconta dell’ostracismo che incontrò durante la sua attività, non solo nella società ma anche all’interno della stessa famiglia. Racconta infatti che i suoi unici sostenitori erano il papà e il marito, il resto della famiglia trovava sconveniente che una madre di famiglia si esponesse così. Un suo zio le arrivò a dire che il suo impegno faceva vergognare tutta la famiglia. Lei se ne curò poco e andò dritta per la sua strada candidandosi alle regionali, poi alle provinciali ed infine al Senato. Sembra sotto le insegne del Garofalo rosso, dalla parte degli ultimi. Una carriera politica che la portò anche a ricoprire la carica di vicesegretario della Federazione Socialista di Cosenza. Ma soprattutto Marianna Presta nel 1980, e fino al 1989, fu Presidente dell’U.S.L. N.1, dell’Alto Tirreno Cosentino, unica donna in Italia su 625 presidenti di USL.

Ma le soddisfazioni più grandi la vedova Magorno le ebbe nella sua Diamante dove ha ricoperto più volte il ruolo di consigliere comunale sia di maggioranza sia di opposizione. Erano gli anni del boom economico e con l’amico/nemico Ludovico Fabiani, storico sindaco Dc della cittadina tirrenica, furono anni di grandi realizzazioni a partire dal completamento della rete idrica e fognaria portato avanti grazie ad un maxi finanziamento del Ministero dei Lavori Pubblici, allora retto da Giacomo Mancini. Indimenticabili per molti i suoi comizi, pieni di vigoria e passione.

Ma la Presta fu soprattutto una educatrice, molto attenta non solo alle lotte per l’emancipazione della ragazze, ma soprattuto all’ascolto delle giovani generazioni. Tantissimi sono passati per quella casa di via Poseidone. Ragazzi, operari, militanti, dirigenti politici. Per tutti era un punto di riferimento o persona alla quale chiedere un consiglio o un confronto politico. Lei ospitava di buon grado tutti, sempre attenta ad ascoltare i punti di vista più variegati. Anche quelli più distanti da lei e ogni visita era sempre circondata dal sorriso e dai suoi inimitabili liquori fatti in casa.

Alla famiglia Magorno sentite condoglianze.