In Calabria, dove la politica spesso si accende di toni aspri e campagne elettorali sguaiate, Gianluca Gallo rappresenta un’anomalia. Assessore regionale all’Agricoltura uscente, rieletto in consiglio con oltre 30.000 preferenze personaliun dato più che notevole: in precedente soltanto Carmelo Pujia, nel 1980, era riuscito a superare i 33mila voti, ma erano altri tempi in quanto a partecipazione — Gallo si conferma come il vero protagonista di questa tornata elettorale.

Appartenente a Forza Italia, già sindaco di un comune difficile come Cassano allo Jonio, Gallo ha costruito nel tempo una reputazione solida, fatta di sobrietà, presenza costante e competenza amministrativa. Non è un politico da palcoscenico: non urla, non promette miracoli, non cerca lo scontro. Parla con tono misurato, sceglie le parole con cura, e preferisce la sostanza alla visibilità. È un uomo che ha saputo guadagnarsi la fiducia del mondo agricolo calabrese, ascoltando, intervenendo, risolvendo problemi concreti.

Durante il suo mandato, l’assessore è stato un punto di riferimento per le imprese agricole, affrontando questioni delicate — dai fondi europei al sostegno alle produzioni tipiche, dalla crisi climatica alle difficoltà strutturali del settore — con rigore e determinazione. Sempre presente, mai protagonista di sterile polemiche.

La sua campagna elettorale, come sempre, è stata silenziosa ma capillare: ha incontrato tutti, è andato ovunque, senza mai eccedere in slogan o promesse facili. E questo stile, così controcorrente rispetto ai toni accesi della politica calabrese, è forse la chiave della sua popolarità.

Un consenso così largo, tuttavia, genera anche gelosie e diffidenze. Ma Gallo non ha mai ceduto alla tentazione della polemica: il suo stile resta quello di sempre, sobrio e fermo.

In una Calabria dove il voto è sempre più disertato — e dove l’astensionismo è diventato il vero vincitore delle urne — la figura di Gianluca Gallo rappresenta un’eccezione. La sua capacità di mobilitare così tanti elettori dimostra che un’altra politica è possibile, una politica che parla con i fatti, che rispetta le persone, che non grida ma convince.

Forse è proprio questo il messaggio più forte di questa elezione: se ci fossero più politici come Gianluca Gallo, la Calabria — e con essa tanti calabresi delusi — tornerebbe a credere nella politica, nella partecipazione, nel voto.

Ma temiamo che non sarà così.