L’assessore all’Urbanistica di Cosenza: «Io in campo perché credo che i comuni siano stati lasciati soli da Occhiuto. Gli amministratori possono dire la loro». Poi motiva la scelta di concorrere con i Democratici Progressisti e parla del Reddito di Dignità
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Candidata nella circoscrizione nord tra le fila dei Democratici Progressisti, ma socialista convinta. «Assolutamente sì - spiega Pina Incarnato - tanto che il claim della mia campagna elettorale è Avanti, come il vecchio organo di informazione della nostra area di riferimento». Ospite questa mattina della redazione di Cosenza Channel, l’assessora all’Urbanistica del Comune di Cosenza ha motivato la decisione di sottoporsi al giudizio degli elettori («gli amministratori possono dire la propria a Palazzo Campanella perché in questi anni c'è stato poco collegamento tra la programmazione regionale e le esigenze territoriali») e spiegato che quanto fatto dai municipi «è figlio delle linee di finanziamento PNRR intercettate».
Tra i temi affrontati i Tis («scaricati sulle spalle delle Amministrazioni locali dalla Regione al punto dai essere costretti a cambiare in corsa per stabilizzarli») e l’idea di gestione della res pubblica. «Mi chiedo cosa sia il potere politico, per me è il potere di intervenire, di poter cambiare le cose per il benessere delle persone. Ma va utilizzato in maniera corretta, altrimenti si favorisce l’allontanamento della gente dalle urne e dalla partecipazione attiva».
Incarnato e l’idea di Sanità
«Occhiuto dice di aver fatto più lui in 4 anni che gli altri negli ultimi 40. Bene – prosegue -. Sicuramente sui social abbiamo una narrazione della Calabria davvero straordinaria, peccato che io non abbia contezza di questo. Si parla di sanità, si parla di ospedali e si dice che abbiano posato le prime pietre. Non sono un'avversaria politica che non tiene in considerazione le cose buone fatte, ma negli ospedali manca l'assistenza: la gente quando entra in Pronto Soccorso non si sente al sicuro».
Tra polo Riformista e Democratici Progressisti
Ad inizio agosto il PSI fu tra i promotori della creazione di un’area moderata che ha dato sbocco poi alla lista Casa Riformista. I socialisti, con la candidatura di Incarnato, però, hanno scelto in seguito la soluzione DP. «Non strizzo l’occhio al Partito Democratico – evidenzia –. Col PD noi governiamo a Palazzo dei Bruzi, ma ho una mia anima che è socialista e che ha delle sfumature diverse rispetto ai democrat. Il progetto del polo riformista nasceva per esprimere un candidato presidente. Tutte le forze avevano deciso sin da subito di fare delle liste autonome, tanto che Italia Viva aveva già lanciato la propria. Poi le cose sono andate diversamente e ho ritenuto corretto entrare all'interno della lista dei Democratici Progressisti, dove tra l'altro ci sono diversi amministratori locali».
La figura di Tridico e l’importanza del Reddito di Dignità
Incarnato poi si sofferma sul candidato presidente. «Pasquale Tridico dà l’idea di una persona molto seria, una persona davvero perbene, che ha fatto valere se stesso e l'Italia in contesti internazionali. Si tratta di una figura inedita in Calabria ed è un treno che non passerà nuovamente».
Impossibile non affrontare la questione del Reddito di Dignità. «In Calabria manca il lavoro – sottolinea -. Detto questo, non bisogna pensare che chi riceve un sussidio per bisogni primari non voglia rimboccarsi le maniche. È indispensabile creare una rete di lavoro e dare risposte: abbiamo uomini e donne che a 50 anni non riescono a trovare un impiego. E dove vanno? Come mantengono le proprie famiglie?». Di seguito l’intervista video completa, dove Pina Incarnato ha affrontato anche altri temi delicati come la ‘Ndrangheta e lo sviluppo infrastrutturale.