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Il Fatto Quotidiano scrive che quasi un terzo dei parlamentari non è in regola con i versamenti al partito. Il quotidiano fa riferimento ad una lista che circola in queste ore fra Forza Italia. Nell’elenco ci sono molti big, come l’ex presidente del Senato e attuale Ministro delle Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la vice capogruppo alla Camera, Deborah Bergamini e volti noti della politica calabrese. Uno dei morosi è anche l’architetto cosentino Mario Occhiuto, attuale senatore, fratello del presidente della Regione Calabria, Roberto, da tempo in predicato di prendere il posto da capogruppo per sostituire Licia Ronzulli.
Le ambizioni dell’architetto potrebbero naufragare proprio sulla questione dei conti. Antonio Tajani, ha fatto approvare una modifica allo Statuto che prevede che gli eletti che non pagano la quota mensile al partito decadranno da tutte le cariche interne al partito. Quella che è stata ribattezzata la “stretta sui morosi” di Forza Italia. Se Occhiuto non sana la sua posizione, quindi, è difficile che arriverà alla nomina di capogruppo. Ricordiamo che secondo le regole interne, i candidati in Parlamento devono al partito 10 mila euro per un seggio nel maggioritario e 30 nel proporzionale. A questi si aggiungono i 900 euro mensili una volta eletti alla Camera o al Senato per contribuire alle finanze del partito. Un conticino forse un po’ salato, ma è la politica bellezza.
Il diretto interessato non smentisce la notizia: «Non ho pagato finora perché di solito si paga sempre all’ultimo prima di candidarsi – dice – comunque io non ho cariche di partito e mi sono candidato per la prima volta lo scorso anno in Senato. Non conosco bene i meccanismi e nessuno mi ha sollecitato questi pagamenti, ma ovviamente non ci sono problemi».