Il candidato presidente della Regione Calabria del centro destra è arrivato ieri sera in piazza Spinelli a Scalea per assistere alla presentazione dei sei candidati dell’alto Tirreno cosentino che concorrono nelle liste a suo sostegno. Poi ha preso la parola e ha parlato di scuola, turismo e sanità
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A meno di due settimane dal voto elettorale, il candidato presidente della Regione Calabria per il centro destra, Roberto Occhiuto, è tornato nell'alto Tirreno cosentino per sostenere i sei candidati consiglieri di zona delle liste a suo sostegno: Antonio De Caprio, di Orsomarso (Forza Italia); Francesca Impieri, di Belvedere Marittimo (Forza Italia); Ugo Vetere, di Santa Maria del Cedro (Occhiuto Presidente); Gennaro Licursi, di Scalea (Udc); Rosa Pignataro, di Santa Maria del Cedro (Fratelli d'Italia); Virgilio Minniti (Sud chiama Nord - Partito animalista). L'incontro, moderato dalla giornalista Marianna De Luca, si è tenuto in Piazza Spinelli e ha visto anche anche la presenza del padrone di casa, il sindaco Mario Russo.
Tra presente e futuro
I sei candidati del centro destra dell'alto Tirreno cosentino hanno parlato di programmi e progetti, mettendo l'accento su sanità, turismo, ma anche sostegno alle famiglie e disabilità. Occhiuto ha preso la parola per ultimo: «Non voglio vincere - ha detto alla platea - voglio stravincere. Vedo tanto entusiasmo, tanto affetto da parte dei calabresi e questo mi riconcilia con qualche pagina negativa che ha segnato la mia storia personale in questi quattro anni, sia in termini di salute, sia in termini di sofferenza di altro genere». Ha poi detto di aver in mente tanti progetti e di voler continuare a svolgere il lavoro avviato fin dal primo giorno della sua elezione, avvenuta nell'ottobre 2021.
In arrivo cinquecento medici cubani
Occhiuto ha parlato a lungo e ha annunciato due novità: la fine del commissariamento della sanità calabrese, che dovrebbe avvenire a breve, e l'arrivo di tanti nuovi medici cubani. «Quando io li ho presi, molti mi criticavano - ha detto - anche molti di quelli che ora li vogliono. Siccome sono bravi, ho deciso di farmi venire altri cinquecento. Arriveremo a mille».
Il reddito di merito
Poi ha sfidato da lontano il suo diretto concorrente, Pasquale Tridico, e al suo "reddito di dignità", Occhiuto risponde con la proposta del "reddito di merito", destinato ai giovani che sceglieranno le università calabresi e studieranno con profitto. «Questa è un'idea alla quale sto lavorando proprio in questi giorni, perché ho visto i dati di AlmaLaurea e la migrazione dei giovani comincia con l'iscrizione all'università. Quelli che si iscrivono fuori dalla Calabria – ha dichiarato – rimango a lavorare fuori dalla Calabria. Sono anche convinto che una delle più grandi preoccupazioni di un impiegato pubblico, di un dipendente o di un imprenditore privato sia quella di mandare il figlio a studiare a Roma o a Milano. Significa dare fondo a tutti i risparmi e sapere che il proprio figlio non tornerà in Calabria. Allora ho pensato di investire delle risorse, dare 500 o 600 euro al mese, poi vedremo, ad ogni ragazzo di 18 anni che vorrà iscriversi a una delle università calabresi e che manterrà la media del 27. Il reddito dignità - dice riferendosi alla proposta dell'avversario Tridico - è una fake news perché non si può fare. Avrebbe una platea così ampia che non ci sarebbero risorse per farlo. Questa del reddito di merito, invece, è una cosa che si può fare e che darebbe la possibilità a tanti giovani di rimanere in Calabria a studiare e quindi anche a lavorare».
Gli impresentabili
La commissione parlamentare antimafia ha esaminato i nomi delle liste a sostegno dei tre candidati presidenti della Calabria - Roberto Occhiuto, Pasuqale Tridico e Francesco Torscano -, e ha individuato tre candidature “impresentabili”. Una, Filomena Greco (Casa Riformista per la Calabria - Italia Viva), concorre a sostegno di Pasquale Tridico; gli altri due, Orlandino Greco (Lega per Salvini Calabria) e Orlando Fazzolari (Noi Moderati), concorrono nelle liste a sostegno di Roberto Occhiuto. Questo il suo commento alla notizia: «È giusto che la commissione Antimafia indichi ai calabresi i candidati che hanno avuto problemi. Per quanto mi riguarda, sono convinto che una persona sia innocente fino a sentenza definitiva. Però, io per primo, quattro anni fa, mandai le mie liste alla commissione antimafia, quando ancora non era previsto l’obbligo. Quindi è giusto che i cittadini calabresi sappiano chi votano e sappiano anche quello che la commissione antimafia dice».

