Due milioni e cinquecentomila euro da assegnare sulla base di un bando a circa cento anziani over 65 non autosufficienti.

Di questo importante finanziamento, proveniente dai fondi del Pnrr hanno discusso la mattina del 16 dicembre, nel Municipio di Rende, il Sindaco di Rende, On. Sandro Principe, il Sindaco di Cosenza, Avv. Franz Caruso, Il Sindaco di Montalto Uffugo, Dott. Biagio Faragalli, l’Assessore ai Servizi Sociali di Rogliano, Avv. Maria Anna Anastasio, e il Vicesindaco di Acri, Luigi Maiorano. Hanno partecipato all’incontro l’Assessore al Welfare di Rende, Daniela Ielasi, che ha spiegato vari passaggi delicati del progetto, e quello di Cosenza, Veronica Buffone.

Questo finanziamento fa parte della Seconda Componente della Missione 5 (Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore), e riguarda l’Investimento 1.1-Piano operativo per il sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti.

«Dobbiamo essere celeri nell’impiego di questi fondi, altrimenti rischiamo di perderli», ha esordito l’Onorevole Principe.

La Città di Rende ha il ruolo delicato di capofila di questa misura, che coinvolge i cinque Ambiti Territoriali Sociali, che fanno capo ai Comuni che hanno partecipato all’assemblea, i quali rappresentano cinquantaquattro municipi in tutto.

Proprio da Rende è partita l’iniziativa di rimodulare la Misura: meno investimenti su immobili pubblici, come avevano proposto alcuni amministratori, ma interventi diretti nelle abitazioni dei beneficiari, per la ristrutturazione dei bagni (ove necessaria), l’implementazione della domotica, la distribuzione di robot per le pulizie domestiche e il collegamento di telemedicina più l’assistenza sociale diretta alla persona.

Per realizzare questa misura, sono stati previsti due bandi: il primo per individuare i soggetti destinatari, il secondo per scegliere il soggetto attuatore, cioè una operatore che, tra i vari compiti, avrà quello di creare una équipe multidisciplinare che dovrà vagliare i requisiti dei partecipanti e i loro bisogni concreti e quindi personalizzare il più possibile gli interventi.

I beneficiari potenziali saranno distribuiti tra i vari ambiti in proporzione alla popolazione anziana dei territori.

I tempi di impiego e rendicontazione sono ridotti: i due milioni e mezzo devono essere spesi entro il 30 giugno 2026 e la rendicontazione deve avvenire, al massimo entro la fine dell’anno.

«Una corsa contro il tempo», ha spiegato il sindaco di Rende, «dovuta al fatto che questo progetto era fermo da anni negli uffici».

Una corsa contro il tempo soprattutto per dare un beneficio concreto «a vari anziani, a cui possiamo permettere di vivere nelle proprie case con la maggiore sicurezza possibile», ha aggiunto l’Assessore Ielasi.