Non si è fatta attendere la risposta da parte del sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, sulla vicenda che in queste ore anima l’ospedale di Cetraro e su cui in mattinata è intervenuto anche l’ex consigliere regionale Giuseppe Aieta. Di concerto con la neo eletta consigliera provinciale, nonché consigliera comunale di minoranza, Gabriella Luciani, e con l’assessore Tommaso Cesareo, ha chiesto aiuto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto per far sì che il reparto di terapia sub intensiva non venga trasformato in Rianimazione Covid. 

Già da qualche ora, infatti, il commissario straordinario Asp di Cosenza, Vincenzo Carlo La Regina, e il Direttore Sanitario Aziendale Asp Cosenza, Luigi Muraca, hanno dato disposizione dell’immediata «sospensione dei ricoveri presso l’Hoc di Anestesia e rianimazione del P.O. di Cetraro». Si è disposto anche che i pazienti già ricoverati nella struttura siano trasferiti presso le UU.OO. di Rianimazione dello Stabilimento Ospedaliero di Castrovillari e di Rossano.

Il sindaco Ermanno Cennamo

La risposta del presidente Occhiuto

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che è anche di commissario straordinario della sanità calabrese, proprio oggi è impegnato a Roma in una riunione con il Tavolo Adduce per chiedere risorse, personale e azioni immediate sulla questione sanità e sul piano Covid in Calabria. Nonostante ciò, ha tranquillizzato il primo cittadino cetrarese, dichiarando che già nella giornata di domani potrà  incontrare i sub commissari e l’Asp di Cosenza per chiedere loro di rivedere tale disposizione.

Condizioni drammatiche

Da parte sua, Cennamo ha evidenziato le forti criticità, più volte espresse, in cui versa lo Iannelli. «Depotenziato nelle sue funzioni l’ospedale di Cetraro – ha affermato il sindaco – rimane l’unico punto di riferimento della costa tirrenica. Pur comprendendo il momento e la situazione che vede l’aumento dei contagi anche nella nostra regione, non è pensabile e quindi accettabile da parte nostra sospendere le attività della terapia sub intensiva e con esse quindi tutte le altre».

Non si muore di solo Covid

«Così facendo non si garantisce il diritto alla salute, – ha continuato Cennamo – già fortemente compromesso. In questa fase, che vede lo stesso presidente della Regione impegnato in prima persona, nella riqualifica del sistema sanitario e nel riequilibro della rete ospedaliera, bisogna evitare gli sbagli del passato. Una struttura come quella di Cetraro, che gode tra l’altro dell’elisoccorso, va rafforzata e potenziata nelle sue funzioni. Anche se, ormai da un anno, viviamo in uno stato di emergenza dovuto alla pandemia, non possiamo dimenticarci di tutte le altre patologie, che proprio per la mancanza di assistenza, durante questo periodo – ha detto in ultimo -, sono aumentate. Purtroppo non si muore di solo Covid!».