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Fortunatamente, la storia, raccontata sui social dalla sua mamma, ha attirato l’attenzione di tanti internauti, che a loro volta l’hanno condivisa e diffusa in rete. Così, da qualche giorno, è scattata una vera e propria gara di solidarietà per rendere il suo quinto compleanno un giorno indimenticabile. Il piccolo Marco (nome di fantasia, ndr) ha due occhi grandi, già intrisi di dolore e sofferenza, con cui spesso rimane a guardare il soffitto, senza avere la forza di alzarsi.
Con i suoi pochi anni, se ne sta sdraiato in una culletta dell’ospedale del Bambino Gesù di Roma, sfinito dagli effetti nefasti dei medicinali, mentre attende che i macchinari a cui è attaccato il suo corpicino gli restituiscano quanto prima l’infanzia perduta. Marco ha finito da poco l’ennesimo ciclo di chemioterapia per curare un mostro che scientificamente prende il nome di Sarcoma di Ewing, una rara forma di neoplasia maligna. Una di quelle forme di cancro che si fa fatica solo a nominare. Mercoledì prossimo compirà cinque anni e, con tutta probabilità, trascorrerà il suo compleanno in una stanza sterile, senza palloncini, senza amici, dolorante, costretto al letto dalle flebo.