La radiografia al ginocchio destro prenotata all’ospedale di Praia a Mare, quella al ginocchio sinistro il giorno dopo a Castrovillari. Stessa persona, due esami diversi da effettuare a 80 chilometri di distanza e oltre un’ora di tragitto in auto. In realtà il disagio sarebbe stato anche peggio perché la paziente vive a Paola e avrebbe dovuto affrontare due viaggi distinti dalla propria città di residenza: il primo verso Praia a Mare (andata e ritorno: 140 chilometri e circa 2 ore e 30 minuti), il secondo a Castrovillari (180 chilometri per andare e tornare in circa 2 ore e mezza). Due giorni da globetrotter con le ginocchia malandate.

Questo perché una sanità che chiede ai cittadini di essere molto flessibili e tolleranti si rivela invece molto rigida quando ci sarebbe da tendere loro la mano. La signora, contattata da LaC News24, spiega di aver dovuto ricorrere a due diverse impegnative per i controlli e di essersi rivolta al Cup dell’ospedale di Paola per trovare la soluzione migliore: unica possibilità offerta, quella di effettuare gli esami alle ginocchia in due strutture pubbliche diverse. Ha, poi, provato a contattare i singoli ospedali per chiedere se si potesse evitare almeno uno dei due viaggi: niente da fare, da entrambi è arrivato un secco no. «A quel punto ho dovuto rinunciare alle radiografie, sia per la distanza che la spesa».

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