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Importante, interessante e partecipato incontro organizzato dal Rotary Club Cosenza Telesio sulla sanità dal tema” Quale futuro per la Sanità pubblica “. Presentato dal Presidente del Club Dr. Pierpaolo Ziccarelli ha relazionato il Dr. Pierino Di Silverio Segretario Nazionale dell’ANAAO Assomed, il più rappresentativo sindacato italiano della Dirigenza Medica e Sanitaria. Il Dr. Di Silverio nella sua relazione, davanti ad un uditorio composto da addetti e non addetti ai lavori con in prima fila il Sindaco di Cosenza Avv. Franz Caruso ed il Presidente dell’ordine dei Medici della provincia di Cosenza Dr. Eugenio Corcioni, ha evidenziato tutte le criticità del Sistema Sanitario Nazionale pubblico. Ha spiegato in maniera semplice come le responsabilità dello stato attuale molto critico per la salute dei cittadini, siano condizionate da manovre adottate dallo Stato. Manovre atte a penalizzare dal punto di vista economico quelle regioni in cui non solo non si raggiungono i LEA ed i LEPS previsti, ma anche, per esempio, dove l’età avanzata e la bassa natalità, penalizzano appunto queste regioni. Si registra, inoltre, un’aspettativa di vita inferiore rispetto a regioni come il Trentino Alto Adige. Non solo con le leggi, ma anche con i vari commissariamenti delle regioni, si è voluto dare una spinta ad aumentare le difficoltà ad accedere alle cure da parte dei cittadini e soprattutto in Calabria, unica regione in Italia a non uscire dal Piano di Rientro. Regione in cui i finanziamenti maggiori sono dirottati verso il servizio sanitario privato a discapito di quello pubblico. Bisogna reagire a questo stato di cose con una presa di coscienza, una maggiore partecipazione e coesione tra i cittadini ed il personale sanitario in toto, consapevoli che un’autonomia differenziata, spinta dal volere politico, aggravi ancora di più la precaria situazione dei cittadini calabresi. Altri interventi si sono avuti dal Sindaco di Cosenza Avv Franz Caruso e dal Presidente dell’ordine dei Medici Dr. Eugenio Corcioni. Ambedue hanno criticato duramente la politica nazionale e regionale, colpevoli di aver favorito questo stato di cose, invitando alla riflessione per i gravi danni che le scelte politiche provocheranno sulla garanzia delle cure e della salute, che sono invece tutelate da articoli della costituzione italiana.