Ha conquistato gli italiani quando si è stretta il grembiule bianco al petto e ha sussurrato con gli occhi sgranati di meraviglia: «Ma chi? Io, proprio io?». Quel progetto folle di andare in televisione, a Masterchef, in famiglia l’hanno sempre accolto con un sorriso bonario, come si accoglie il desiderio di un bimbo di andare sulla luna. «Dicevano: ma lì fanno tutti piatti gourmet, tu fai cucina casalinga. Ed io rispondevo: siamo tutti cuochi amatoriali, imparerò anche io a fare piatti elaborati». Tutti avevano sottovalutato la tenacia di Anna Pisano che invece è andata fino in fondo ed è riuscita a vincere, passo dopo passo, le selezioni. Un primo tentativo di entrare nella cucina del cooking di Sky, nel 2016, era andato a vuoto, ma il secondo è andato a segno. Anna è così entrata nella masterclass dello show che quest’anno ha festeggiato le trecento puntate.

L’avventura di Anna, sessantenne farmacista di san Marco Argentano, si è trasformata in qualcosa di reale. «Ho partecipato non solo per me stessa, ma anche per la comunità, ci tenevo tanto e quando mi hanno vista in tv le mie clienti sono venute da me a dirmi: è stato come essere con te lì».

Non più il sogno rincorso per anni quando, seduta sul divano di casa, fantasticava di arrivare davanti ai giudici di Masterchef per proporre il proprio piatto, ma un’esperienza che non dimenticherà mai. «Penso sempre a quei giorni meravigliosi trascorsi durante la trasmissione. È stato un momento di luce in un periodo complicato – ci racconta – ma non mi andava di raccontare i miei problemi, volevo solo godere del regalo che mi era stato fatto».

Il pallino della cucina è di famiglia, ma la farmacia che da decenni regge nel piccolo centro di San Marco Argentano, non la lascerà mai. «È la mia vita. Mio figlio dice sempre: “Mamma, apriamoci un bel ristorante calabrese”. E l’idea mi piace, mi fa sorridere. Ho sempre amato cucinare per tante persone. Adoro invitare gente a casa e mettermi ai fornelli, ma questo posto, la mia farmacia, è come casa».

Anna è entrata con i tre sì dei giudici già alla prima prova. Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli non hanno avuto l’ombra del subbio dopo aver assaggiato il suo piatto pass-par-tout: il baccalà del Monsignore, dedicato allo zio prelato, con pomodoro e pepi cruschi. «Un piatto della nostra tradizione calabrese – ci racconta -. In ogni prova cercavo sempre di trovare una chiave che mi riportasse ai nostri sapori della tradizione, ci tenevo tanto». Ma cucinare con poco tempo e sotto pressione non è stato semplice, tutt’altro. «Quando cominciavamo le prove cercavo di riflettere, avevo mille idee, ma quando sei lì, anche se hai una gran dispensa e tutti gli attrezzi che ti servono, è difficile restare concentrata. Pensavo solo: voglio fare bene, voglio che i giudici apprezzino il piatto». Ma soprattutto di uno dei tre giudici Anna ha rincorsoi lo sguardo. «Chef Locatelli! Affascinante, gentile, un gran signore. Nei suoi occhi mi perdevo, che devo dire? Mi piace – ricorda con lo sguardo trasognato -. Vorrei andarlo a trovare, chissà se mi riconoscerà…».

MasterChef Italia, show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, è in onda tutti i giovedì su Sky e in streaming su NOW e sempre disponibile on demand.