Dal pesce agli antipasti, dai primi ricchi al rito di mezzanotte con lenticchie e cotechino: abbiamo analizzato 30 menù dei locali cosentini che si preparano a salutare l’arrivo del nuovo anno tra tradizione e qualche novità
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Con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro, ristoranti e locali di Cosenza e della provincia sono entrati nella fase decisiva: menù definiti, ultime prenotazioni e una proposta gastronomica che, come ogni anno, cerca di tenere insieme tradizione, aspettative del pubblico e qualche novità. Abbiamo analizzato 30 menù tra ristoranti e trattorie di Cosenza e provincia ed ecco quello che è risultato.
Il trionfo del pesce
Dando uno sguardo alle carte preparate per il cenone, emerge un quadro piuttosto chiaro. Il pesce continua a essere il protagonista assoluto. Gli antipasti aprono quasi sempre con portate di mare: salmone marinato, polpo, gamberi, baccalà declinato in varie forme. È una scelta consolidata, considerata ormai imprescindibile per una cena che deve segnare il passaggio all’anno nuovo.
Il doppio assaggio dei primi
Nei primi piatti domina la formula del “doppio assaggio”. Da un lato il risotto, spesso a base di crostacei o molluschi, dall’altro una pasta più strutturata: paccheri, ravioli o formati all’uovo con condimenti ricchi. Sono piatti pensati per dare l’idea di abbondanza e convivialità, senza allontanarsi troppo dai gusti più diffusi.
I secondi seguono la stessa linea. Orata e spigola restano le opzioni più frequenti, affiancate da pesce spada o gamberoni nelle proposte leggermente più ambiziose. Anche quando compaiono tecniche moderne o presentazioni più curate, la sostanza resta riconoscibile: il cenone, almeno a queste latitudini, difficilmente punta su scelte radicali.
Gli ingredienti insoliti e voglia di fusion
Accanto ai piatti più ricorrenti, alcuni ristoratori inseriscono elementi meno scontati per distinguersi. C’è chi propone abbinamenti con ingredienti tipici calabresi, come ’nduja o liquirizia, e chi guarda a contaminazioni contemporanee, introducendo richiami alla cucina fusion. Si tratta però, nella maggior parte dei casi, di tocchi marginali più che di vere rivoluzioni.
Quando si arriva a mezzanotte, il copione non cambia. Lenticchie e cotechino restano una presenza quasi obbligata, seguite dal brindisi e dai dolci della tradizione, panettone e pandoro in testa. È il momento in cui il menù smette di voler sorprendere e torna a rassicurare, aderendo a un rito che resiste al tempo e alle mode.
Il cenone di Capodanno 2025 a Cosenza e provincia, insomma, si annuncia nel segno della continuità. I piatti cambiano nei dettagli, si aggiornano nelle presentazioni, ma la struttura resta la stessa: mare, primi ricchi, secondi riconoscibili e tradizione a mezzanotte. Una cucina che accompagna la festa senza strappi, confermando ciò che, a tavola, continua a funzionare.

