Dopo le polemiche esplose sui social e sulla stampa per l’abbattimento di tre cipressi storici in via della Chiesa, ad Arcavacata di Rende, la Parrocchia di Santa Maria della Consolazione interviene con una ricostruzione dettagliata dei fatti, rivendicando la piena legittimità dell’intervento e il rispetto di tutte le normative civili ed ecclesiastiche.

L’abbattimento, avvenuto il 13 dicembre 2025, sarebbe l’atto finale di un iter tecnico e amministrativo complesso, durato oltre due anni e avviato a seguito della chiusura per inagibilità della chiesa disposta dai Vigili del Fuoco il 17 novembre 2023. In quell’occasione, proprio i VVF avevano richiesto una Valutazione di Stabilità degli Alberi (VTA) per i due cipressi adiacenti alla torre campanaria e per quello collocato sul lato sud-est dell’edificio.

La perizia, eseguita il 15 dicembre 2023 da un tecnico iscritto all’albo dei dottori agronomi e forestali, aveva classificato gli alberi in classe di rischio D, definendoli “assolutamente instabili” e indicando l’abbattimento immediato come unica soluzione possibile per la tutela della pubblica incolumità. Secondo la relazione, i cipressi non risultavano né monumentali né censiti come alberi di pregio, pur conservando un valore affettivo per la comunità.

Le operazioni vennero inizialmente sospese a seguito di una richiesta di approfondimento avanzata da alcune associazioni ambientaliste, che invocavano ulteriori verifiche. Tuttavia – sottolinea la Parrocchia – nessuna nuova indagine alternativa sarebbe stata mai prodotta, nonostante il tempo trascorso.

Nel frattempo, ulteriori sopralluoghi dei Vigili del Fuoco e successive valutazioni tecniche avrebbero confermato l’impossibilità di interventi mitigativi, come potature o riduzioni delle chiome, a causa della grave instabilità strutturale delle piante. Nel 2025, divenuto pieno proprietario dell’area, il parroco don Mario Ciardullo ha disposto una seconda analisi strumentale, con tomografia sonica, che ha ribadito il rischio elevato di collasso.

La documentazione tecnica è stata quindi trasmessa alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che il 1° ottobre 2025 ha espresso parere favorevole all’abbattimento, evidenziando il pericolo anche per la chiesa, edificio ricadente in area tutelata. Il Comune di Rende ha rilasciato il nulla osta il 10 dicembre 2025, seguito dall’ordinanza di chiusura della strada per consentire i lavori in sicurezza.

L’intervento è stato eseguito da una ditta specializzata e regolarmente autorizzata, con un costo complessivo di 5.065 euro, comprensivo di abbattimento, smaltimento e messa in sicurezza dell’area. Come previsto dalle prescrizioni tecniche, è stata effettuata anche una piantumazione compensativa con un albero a foglia larga (leccio).

La Parrocchia respinge infine ogni accusa di arbitrarietà, ribadendo che l’operazione è stata condotta esclusivamente per ragioni di sicurezza, con comunicazioni preventive agli enti competenti e alla comunità parrocchiale. «Tutte le attività – si legge nella nota – sono state svolte nel pieno rispetto delle leggi dello Stato e della Chiesa, per tutelare persone, cose e luoghi di culto».