Sessanta città solo in Italia, ma tutto il mondo con gli occhi su Gaza. Da Milano a Cosenza, passando per Bologna, Roma e Napoli é stato un continuo sventolare di bandiere della Palestina. Non sono mancati i momenti di tensione, specialmente all’ombra della Madonnina con scontri tra manifestanti e Polizia. Nel giorno dello sciopero generale indetto dall’Usb la risposta è stata massiccia da nord a sud. Univoca la richiesta: stop al genocidio da parte di Israele, riconoscere subito lo Stato di Palestina.

A Cosenza il corteo delle 17.30 é stato anticipato in mattinata da una serie di azioni preventive che invitavano la popolazione alla partecipazione attiva. Striscioni appesi in Comune (che tra i primi approvò mozione per il riconoscimento della Palestina), all’ospedale e all’Università della Calabria. In più gli studenti del Telesio hanno organizzato un rumoroso sit-in. Già dalle 17, in una città letteralmente blindata, i primi manifestanti hanno fatto capolino nel luogo del raduno.

17:30

L'ora di "Bella Ciao"

I manifestanti intonano l’iconico coro “Bella Ciao” sventolando le bandiere della Palestina

17:20

Il Corteo ritorna sul percorso iniziale

La testa del corteo non forza il blocco delle forze dell’ordine e imbocca il regolare senso della rotonda per ritornare sul percorso iniziale. La deviazione di circa un’ora é stata altamente simbolica e per nulla violenta. Il numero dei partecipanti è cresciuto almeno fino a settemila unità.

17:15

Il Corteo arriva nei pressi dello svincolo A2, le forze dell'ordine vigilano

La testa del corteo arriva alla rotonda che dà l’accesso all’autostrada. La celere e i carabinieri in tenuta antisommossa controllano che nessuno possa compiere azioni pericolose.

17:13

Svincolo A2 blindato dalla polizia 

Completamente blindato lo svincolo dell’autostrada. La celere non permetterà l'invasione di corsia.

17:06

Gli organizzatori: «In settemila al corteo

I manifestanti sono più di settemila secondo i dati degli organizzatori. Di certo si tratta di uno dei cortei più riusciti degli ultimi anni. Dal tettuccio del camion in testa alla manifestazione Vincenzo Fullone, a cui è stato chiesto dalle autorità di non salire a bordo della flottilla, racconta la sua storia in Medio Oriente

17:01

Corteo deviato senza problemi, prosegue la marcia pacifica

Dopo la deviazione del corteo la polizia controlla a distanza che tutto fili liscio e senza problemi. I manifestanti continuano a sfilare pacificamente e a scandire i loro slogan.

16:43

Il corteo cambia direzione

Dopo un conciliabolo con le forze dell'ordine il corteo ha cambiato direzione imboccando via Simonetta e si dirige verso l'autostrada.

16:34

Un serpentone colorato

Si ingrossa il corteo per la Palestina che sfila per le strade di Cosenza. Man mano che procede per le arterie principali del capoluogo simpatizzanti e curiosi si uniscono al serpentone colorato

16:04

"Blocchiamo il genocidio"

É partito il corteo per la Palestina di Cosenza. In migliaia dietro lo striscione “Blocchiamo il genocidio” partecipano allo sciopero generale indetto dall’Unione sindacale di base che chiede lo stop immediato dei bombardamenti israeliani su Gaza

15:56

Gioia Tauro e Cosenza unite

Mimmo Macrì rappresenta i portuali di Gioia Tauro che, come i loro colleghi di Genova, sono sensibili e molto alla causa della Palestina. «Impossibile non mescolarci a quanti oggi urlano la speranza di fermare le bombe su Gaza e mettere un punto al genocidio in atto. Le manifestazioni in tutta Italia hanno dimostrato che la popolazione è sensibile e vuole un gesto significativo da parte del Governo»

15:37

Gli slogan

Scandito lo slogan «Palestina libera dal fiume fino al mare»

15:35

Traffico bloccato

I pullman provenienti dal resto della regione bloccati dal traffico allo svincolo di Cosenza Sud. Al momento hanno difficoltà ad entrare in città. Il resto dei manifestanti hanno deciso di aspettarli

15:08

Arrivano i primi manifestanti in piazza

I manifestanti iniziano ad affluire a Piazza Loreto. Interrotta dalle forze dell’ordine la viabilità veicolare nelle strade adiacenti. Stefano Catanzariti (USB) e Anastasia Bianco (Comitato Unical per la Palestina): «Siamo totalmente contro il riarmo. Oggi queste spese finanziano le operazioni di Israele a Gaza»