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E’ stato presentato nella biblioteca “Arnoni” del tribunale di Cosenza, il Protocollo operativo d’intesa tra l’ufficio di Servizio sociale per minorenni e l’Asp di Cosenza attraverso il quale è stato avviato un servizio innovativo denominato “Spazio giovani”. L’idea è quella di dar vita ad un luogo d’incontro tra minore/giovane adulto e un’equipe di professionisti per individuare fattori di pericolo e di protezione in ambito evolutivo al fine di prevenire comportamenti a rischio.
All’iniziativa, a cui hanno preso parte Ornella Nucci, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati; Mario Santoemma, presidente gup al Tribunale di Catanzaro; Maria Alessandra Ruberto, procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro; Giampiero Russo, direttore Uoc Coordinamento consultori familiari Asp di Cosenza; Maria Carmina Ammirata, direttore sost. Coordinamento servizi sociali Asp di Cosenza e Anna Costanzo, direttore Servizio sociale per minorenni di Catanzaro, si sono registrate le relazioni dei dirigenti psicologi dei consultori familiari di Montalto Uffugo e Arcavacata, rispettivamente Marco Veltri ed Emanuela Gallucci, del dirigente psicologo Uoc coordinamento servizio sociale dell’Asp di Cosenza, Maria Domenica Iuvaro; del dirigente psicologo Uos Consultorio familiare Soverato dell’Asp di Catanzaro, Valentina Pirrò e del presidente della Camera minorile di Cosenza, Rosa Maria Romano.
Dal dibattito è emersa la necessità di fornire un servizio dedicato ai minori e/o giovani dell’area penale esterna per supportarne il percorso di crescita e di sviluppo, attraverso un’azione istituzionale di ascolto che, in un’ottica di valutazione partecipata, possa far emergere le opportunità formative, educative, riparative e di inclusione socio-lavorativa.
Spazio Giovani, inserito nell’offerta consultoriale è un luogo youth- friendly, amico dei giovani, accogliente, che fornisce, dunque, una struttura confortevole ed appropriata per gli adolescenti, in grado di intercettare i bisogni dei giovani. La capacità di offerta attiva dei programmi di prevenzione si associa a una funzione di accoglienza e di presa in carico, che permette al giovane di riconoscersi come portatore di una domanda e del suo contenuto e agli operatori di individuare i fattori di rischio e di protezione in ambito evolutivo per prevenire l’insorgenza di malattie o l’assunzione di comportamenti a rischio.
Punto di riferimento per ragazzi che vogliono parlare dei loro problemi, chiedere aiuto, alleviare le proprie ansie senza incorrere nel timore di essere giudicati, l’equipe operante in Spazio Giovani rispetta le aspettative di riservatezza e confidenzialità proprie dell’adolescente. Un servizio innovativo importante e fondamentale, dunque, che il protocollo d’Intesa avvia ma che, ha detto di tutti i partecipanti all’iniziativa, può e deve essere ampliato ed implementato contemplando altri settori dell’Asp, quali, per fare pochi esempi, il Sert, la neuropsichiatria infantile e il centro di salute mentale, ma anche con la Camera minorile e l’Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna).