Non sarà più possibile installare autovelox con un limite di velocità inferiore di 20 km/h rispetto a quello previsto per la strada su cui viene posizionato.

In termini pratici, se una strada extraurbana ha un limite di 90 km/h, l’autovelox non potrà essere installato in tratti con un limite inferiore ai 70 km/h.

Un’altra novità riguarda la segnalazione: gli automobilisti dovranno essere informati della presenza di un autovelox almeno un chilometro prima, per garantire maggiore trasparenza e sicurezza.

Distanze minime tra gli autovelox

Cambiano anche le distanze minime tra i dispositivi:

  • Sulle strade extraurbane principali, due autovelox consecutivi dovranno essere distanziati di almeno 3 km.
  • Sulle strade secondarie, la distanza minima sarà di 1 km.

Omologazione e revisione degli autovelox

Secondo quanto anticipato dal sottosegretario ai Trasporti Tullio Ferrante, le nuove norme semplificheranno l’omologazione degli autovelox per ridurre i ricorsi contro le multe.

  • I dispositivi installati dal 2017 in poi saranno automaticamente considerati omologati e conformi alle nuove regole.
  • Gli autovelox precedenti al 2017 dovranno invece essere sottoposti a verifiche per accertarne la conformità.

Manutenzione e possibilità di ricorso

Tutti i dispositivi devono essere sottoposti a taratura annuale. Se un Comune non effettua la revisione, i cittadini potranno richiedere il certificato di taratura e, in caso di irregolarità, fare ricorso contro le multe ricevute.

Queste novità mirano a rendere i controlli stradali più chiari e giusti, evitando sanzioni ingiuste e garantendo la corretta applicazione delle norme.