Nel consuntivo dell’attività svolta nel periodo 1 gennaio – 21 dicembre 2025, la Questura di Cosenza restituisce l’immagine di una provincia in cui i reati complessivi risultano in diminuzione, ma con alcune criticità ancora evidenti, in particolare sul fronte degli incendi e della sicurezza diffusa.

I reati denunciati passano da 15.529 nel 2024 a 15.018 nel 2025, con una riduzione di 511 episodi, pari a -3,29%. Un dato che conferma una tendenza al contenimento complessivo della criminalità, pur con andamenti differenziati tra le varie tipologie.

Reati violenti e predatori: calano rapine e tentati omicidi

Tra i dati più significativi emerge il calo dei tentati omicidi, scesi da 16 a 12 (-25%). In diminuzione anche le lesioni dolose, che passano da 664 a 639 (-3,77%), e le percosse, da 181 a 160 (-11,60%).

Sul fronte dei reati predatori e contro la persona, si registra una flessione delle rapine, da 85 a 60 (-29,41%), delle estorsioni, da 117 a 103 (-11,97%), e dei furti, che scendono da 3.645 a 3.512 (-3,65%).

In calo anche le minacce, passate da 1.014 a 932 (-8,09%), e i danneggiamenti, che diminuiscono da 2.158 a 1.987 (-7,92%). Segno di una riduzione complessiva delle condotte di conflittualità diffusa.

Delitti informatici in diminuzione

Tra le voci in flessione rientrano anche i delitti informatici, che passano da 177 a 153 casi, con una riduzione del 13,56%. Un dato che va letto con cautela, trattandosi di un settore spesso caratterizzato da fenomeni sommersi e da una forte incidenza delle denunce.

L’eccezione: aumentano gli incendi

In controtendenza rispetto al quadro generale è il dato sugli incendi, che registra un aumento significativo. Gli episodi passano da 295 nel 2024 a 363 nel 2025, con 68 casi in più, pari a +23,05%. È la voce più critica del report e richiama l’attenzione su un fenomeno che può intrecciare vandalismo, interessi economici e conflittualità privata, con potenziali riflessi anche sul piano ambientale e della sicurezza pubblica.

Controllo del territorio: oltre 106mila persone identificate

Intensa l’attività di prevenzione e controllo del territorio. Nel corso del 2025 sono state:

  • identificate 106.796 persone
  • controllati 50.575 veicoli
  • effettuati 7.093 controlli su soggetti sottoposti a misure limitative della libertà personale.

Sul piano repressivo, il bilancio registra 148 arresti e 838 persone denunciate in stato di libertà.

Misure di prevenzione: oltre 400 provvedimenti

Significativo anche il ricorso agli strumenti di prevenzione:

  • 40 proposte di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza
  • 18 rimpatri con foglio di via obbligatorio
  • 215 avvisi orali
  • 45 ammonimenti per atti persecutori
  • 95 ammonimenti per violenza domestica
  • 26 DASPO sportivi
  • 24 DACUR (divieti di accesso alle aree urbane).

Droghe e armi: sequestri rilevanti

Sul fronte del contrasto allo spaccio, i sequestri di sostanze stupefacenti evidenziano una netta prevalenza dei cannabinoidi:

  • 212.005,10 grammi di cannabinoidi
  • 6.222 grammi di cocaina
  • 170 grammi di oppiacei
  • 56 grammi di altre sostanze.

Importanti anche i sequestri di armi e materiale pericoloso:

  • 3 armi da guerra
  • 61 armi comuni
  • 79 armi da punta e taglio
  • 203 grammi di esplosivo.

Ordine pubblico: oltre 11mila operatori impiegati

Nel settore dell’ordine pubblico sono state emesse 3.407 ordinanze, di cui 1.670 per manifestazioni ed eventi e 1.238 per manifestazioni sportive. Attivati 39 servizi ad alto impatto, 87 servizi con focus ’ndrangheta e 59 servizi dedicati al contrasto dell’immigrazione clandestina. Complessivamente, sono stati impiegati 11.128 operatori.

Polizia amministrativa e immigrazione

Nel 2025 sono stati rilasciati 16.114 passaporti, oltre a 455 dichiarazioni di accompagno, 166 nulla osta e 1.475 provvedimenti in materia di armi.

Sul piano dei controlli amministrativi, si registrano 41.000 sanzioni, 41 illeciti amministrativi e 13 sospensioni di licenza ai sensi dell’articolo 100 del TULPS.

In materia di immigrazione, la Questura ha eseguito 119 espulsioni, 71 trattenimenti nei CPR, 25 accompagnamenti alla frontiera e 42 ordini del Questore di lasciare il territorio nazionale.