La nota dell’amministrazione, che promette di piantumarne due nuovi, dopo le polemiche social: «Il dirigente di settore ha preso atto di una perizia voluta dalla Diocesi»
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«Abbiamo appreso dai media le proteste dei cittadini riunitisi nel Comitato popolare pro riapertura della Chiesa di Arcavacata, dovute al taglio di due cipressi secolari alle spalle del Campanile della Chiesa della Santissima Consolazione di Arcavacata di Rende. Al riguardo, osserviamo che l’area in cui erano piantati i cipressi è di proprietà della Diocesi. Perciò precisiamo che la richiesta di tagliare i due alberi secolari è partita dal Parroco, sulla base della perizia di due agronomi». Così in una nota l’amministrazione comunale di Rende in merito alle polemiche social che si sono susseguite alle operazioni di potatura.
«Il Dirigente del Comune responsabile del settore – concludono da via Rossini - non poteva che prendere atto di questa perizia, secondo cui i cipressi erano in condizioni tali da mettere a rischio la sicurezza pubblica ed emetterà idoneo provvedimento per la piantumazione di cipressi di altezza adeguata in sostituzione di quelli tagliati».


