Laura Azzinnaro ha svolto il tirocinio presso il reparto di Emodinamica dell’ospedale Annunziata di Cosenza: «Grazie al mio metodo sperimentale, è possibile estrarre soltanto i dati necessari per il consulto e i medici avranno più tempo da dedicare ai pazienti»
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«A mio nonno Eugenio che oggi spero mi stia guardando dal cielo sorridendo». Laura Azzinnaro ha soltanto venti anni, e due giorni fa si è laureata all’Unical in Ingegneria informatica con 110 e lode, con una tesi dal titolo “Sistema di estrazione di dati da cartelle cliniche in REDcap”.
Non è la prima volta che Laura brucia le tappe prima del tempo: «Ho frequentato il corso quadriennale del liceo Telesio di Cosenza. Rispetto al percorso ordinario, la mia classe ha iniziato a studiare prima materie quali filosofia, letteratura greca e latina e ci siamo diplomati con un anno di anticipo».
Cosa abbiano in comune il liceo classico e una laurea in materie scientifiche, Laura lo spiega con poche e semplici parole: «Alla base della matematica e della letteratura greca c’è il ragionamento. Per tradurre un testo classico bisogna individuare i vocaboli giusti; in fondo è come trovare la soluzione a un problema».
Dopo la laurea magistrale all’Unical, Laura – a malincuore – dovrà lasciare la Calabria: «L’Università della Calabria non ha ancora attivato la specializzazione in Bioingegneria. Non so dove mi iscriverò, ma la scelta è tra Padova, Pavia o Torino».
Laura lascia in eredità il frutto del suo lavoro, svolto nelle aule didattiche dell’ateneo di Arcavacata e nel reparto di Emodinamica dell’Annunziata di Cosenza: «Durante i tre mesi di tirocinio, ho visto con i miei occhi le difficoltà dei medici nella consultazione delle cartelle cliniche cartacee. È per questo motivo che mi sono dedicata alla realizzazione di un codice “Pyton” che consente di estrarre i dati di una cartella clinica in pdf, caricandoli su un file csv. Grazie a questa procedura, i tempi si sono ridotti da trenta a tre minuti».
Fu proprio a causa di una lunga attesa nel Pronto soccorso di Cosenza che, nel 2019, Laura dovette dire addio al nonno al quale è dedicata la sua tesi di laurea: «È rimasto a lungo senza i farmaci di cui aveva bisogno, e poi purtroppo la situazione è precipitata».
La specializzazione in Bioingegneria, come detto, la porterà lontano dalla Calabria. Ma quello di Laura sarà soltanto un arrivederci, e non un addio: «Ritornerò il prima possibile. Il mio sogno è quello di proseguire con la carriera accademica, e di insegnare all’Unical, dove mi sono laureata».