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FRONTIERA | Clan Muto: raffica di condanne. Ma gli amministratori giudiziari sono tutti assolti

Arriva a sentenza il processo “Frontiera”, la maxi inchiesta contro il clan Muto di Cetraro, istruita dalla Dda di Catanzaro, che tra il 2016 e gli inizi del 2017, aveva ottenuto una raffica di arresti per associazione mafiosa, narcotraffico, rapine, estorsioni e usura. La sentenza odierna riguarda il filone di imputati che hanno scelto di

FRONTIERA | Clan Muto: raffica di condanne. Ma gli amministratori giudiziari sono tutti assolti

Arriva a sentenza il processo “Frontiera”, la maxi inchiesta contro il clan Muto di Cetraro, istruita dalla Dda di Catanzaro, che tra il 2016 e gli inizi del 2017, aveva ottenuto una raffica di arresti per associazione mafiosa, narcotraffico, rapine, estorsioni e usura.

La sentenza odierna riguarda il filone di imputati che hanno scelto di farsi giudicare col rito abbreviato. Processo svoltosi a Catanzaro davanti al gup Battaglia nell’aula bunker del palazzo di giustizia.

La prima parte dell’inchiesta antimafia puntava a far emergere le presunte condotte illecite dei quattro amministratori giudiziari, i quali non avrebbero svolto il loro dovere, lasciando di fatto la gestione dell’attività ittica a Franco Muto. Impresa operante nel mercato del pesce che in precedenza era stata sequestrata dall’autorità giudiziaria e posta, per l’appunto, sotto il controllo dei quattro amministratori giudiziari.

Per i quattro imputati – Gennaro Brescia, Giuseppe Bosco, Salvatore Baldino e Gianluca Caprino – è arrivata una sentenza di assoluzione.

Assoluzioni anche per alcuni imputati, accusati di far parte dell’associazione mafiosa di Cetraro, mentre tante condanne per l’associazione relativa al narcotraffico. Nello specifico, assolti dal 416 bis Giuseppe Scornaienchi (difeso dall’avvocato Paolo Pisani), Fedele Cipolla (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Paolo Pisani), Valentino Palermo (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Fiorella Bozzarello), Pietro Valente (difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Pasquale Marzocchi), Eupremio Rocco Trazza (difeso dall’avvocato Giuseppe Bello), Carmine Occhiuzzi (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Marco Bianco) e Luca Occhiuzzi (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Vito Caldiero).

Nel dettaglio, ecco il dispositivo completo: Valentino Palermo (richiesta di 16 anni) condannato a 7 anni; Sabrina Silvana Raimondo (richiesta di 8 anni) assolta; Vittorio Reale (richiesta di 7 anni), condannato a 7 anni e 8 mesi); Luigi Sarmiento (richiesta di 4 anni) condannato a 2 anni e 8 mesi; Giuseppe Scornaienchi (richiesta di 15 anni), assolto; Salvatore Sinicropi (richiesta di 14 anni) condannato a 14 anni e 8 mesi; Eupremio Rocco Trazza (richiesta di 8 anni) assolto; Carmelo Valente (richiesta di 16 anni) condannato a 14 anni e 8 mesi; Salvatore Baldino (richiesta di 2 anni) assolto; Giuseppe Bosco (richiesta di 2 anni) assolto; Gennaro Brescia (richiesta di 2 anni) assolto; Giulio Caccamo (richiesta di 7 anni) condannato a 3 anni e 8 mesi; Pietro Calabria (richiesta di 7 anni) condannato a 5 anni e 10 mesi; Gianluca Caprino (richiesta di 2 anni) assolto; Angelo Casella (richiesta di 8 anni) assolto; Fedele Cipolla (richiesta di 15 anni) condannato a 4 anni; Franco Cipolla (richiesta di 20 anni) condannato a 14 anni e 8 mesi; Angelina Corsanto (richiesta di 10 anni) condannata a 9 anni; Carlo Antonuccio (richiesta di 8 anni) assolto; Gianluca Arlia (richiesta di 5 anni) assolto; Pietro Valente (richiesta di 6 anni) assolto; Emanuel La Scaleia (richiesta di 7 anni) condannato a 4 anni; Guido Maccari (richiesta di 20 anni) condannato a 17 anni; Giuseppe Montemurro, collaboratore di giustizia, (richiesta di 4 anni) condannato a 3 anni e 4 mesi; Luigi Muto (richiesta di 17 anni) condannato a 15 anni e 4 mesi; Mary Muto (richiesta di 9 anni) condannata a 8 anni e 4 mesi; Sara Pascariello (richiesta di 6 anni) assolta; Sandra Muto (richiesta di 2 anni) condannata a 1 anno e 4 mesi; Carmine Occhiuzzi (richiesta di 15 anni) condannato a 4 anni; Luca Occhiuzzi (richiesta di 15 anni) assolto; Andrea Orsino (richiesta di 13 anni) condannato a 8 anni e 4 mesi; Alfredo Palermo (richiesta di 17 anni) condannato a 10 anni; Alessandro De Pasquale (richiesta di 17 anni) condannato a 12 anni; Antonio Pietramonica (richiesta di 6 anni) condannato a 8 anni e 4 mesi; Gianfranco Di Santo (richiesta di 7 anni) condannato a 7 anni e 6 mesi; Giuseppe Esposito (richiesta di 9 anni) condannato a 5 anni e 8 mesi; Giuseppe Fiore (richiesta di 12 anni) condannato a 9 anni e 4 mesi; Adolfo Foggetti, collaboratore di giustizia, (richiesta di 4 anni) assolto; Antonietta Galliano (richiesta di 2 anni) condannata a 1 anno e 4 mesi.

Le parti civili costituitesi in giudizio erano rappresentate dagli avvocati Massimiliano Manna, Raffaele Prisco, Beniamino Iacovo, Fiorella Megale, Alfonso Guaragna e Luigi Bottino.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Cesare Badolato, Francesco Boccia, Fiorella Bozzarello, Giorgia Greco, Giuseppe Bruno, Rossana Cribari, Pasquale Marzocchi, Salvatore Staiano, Leone Fonte, Filippo Cinnante, Vito Caldiero, Marco Bianco, Gianluca Acciardi, Alessandro Gaeta, Stefano Nimpo, Sergio Rotundo, Paolo Pisani, Vincenzo Sgromo, Sabrina Amantea, Giuseppe Bello, Aldo Ferraro, Giammichele Bosco, Italo Guagliano e Giuseppe Pizzimenti. (a. a.)

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