mercoledì,Ottobre 16 2024

Operazione “Alarico”, i nomi delle persone finite in carcere e ai domiciliari

Sono 47 le persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Alarico”. Il gip di Cosenza ha disposto la custodia in carcere per Pasquale De Rose, Walter Filice, Aldo Iulianelli, Ottavio Bevilacqua, Amedeo Mazzocca, Kevin Noblea, William Zupo, Francesco Mazzei, Pilerio Ariello, Luigi Cavalletti, Michele Aiello, Antonio Di Fino, Daniele Perri, Marco Tornelli, Matteo Cristiano, Francesco

Operazione “Alarico”, i nomi delle persone finite in carcere e ai domiciliari

Sono 47 le persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Alarico”.

Il gip di Cosenza ha disposto la custodia in carcere per Pasquale De Rose, Walter Filice, Aldo Iulianelli, Ottavio Bevilacqua, Amedeo Mazzocca, Kevin Noblea, William Zupo, Francesco Mazzei, Pilerio Ariello, Luigi Cavalletti, Michele Aiello, Antonio Di Fino, Daniele Perri, Marco Tornelli, Matteo Cristiano, Francesco Pace, Santo Sirianni e Giovanni Aloise.

Ai domiciliari finiscono invece Egidio Cino, Antonio Feraco, Mario Mignolo, Michele Rudisi, Luca Ritacco, Alfredo Sirufo, Daniel Giordano, Giuliano Caruso, Giuseppe Pignataro, Salvatore Calandrino, Angelo Mancuso, Monica Mazzei, Fausto Guzzo, Antonio Francesco Caputo, Marcello Ritacco, Elio Ritacco, Marco Mauro, Francesco Cristiano, Valentina Orrico, Emanuele Curcio, Antonio Andali, Elio Stancati, Alberto De Franco, Ippolito De Rose, Anna Cupone e Marco Filippelli.

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Claudio Bonfiglio, Cristian Calabrese, Giuseppe Guido, Nicola Spaccarotella, Francesco Valente, Carmine Vitaro, Giovanni Toraldo, William Barone, Mario Ennio Sabato e Giuseppe Mancuso. Dieci minorenni, infine, dovranno affrontare il tribunale dei minori di Catanzaro. 

Nel collegio difensivo figurano, tra gli altri, gli avvocati Antonio Ingrosso, Cristian Cristiano, Dario Scrivano, Aurelio Sicilia, Andrea Sarro e Antonio Quintieri. 

Le parole del procuratore capo di Cosenza

Mario Spagnuolo ritiene che quella odierna sia «la più importante indagine di repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti». Ma il magistrato, precisa, che «ormai la droga non è solo un reato da prevenire, la droga oggi è diventata un fenomeno sociale». Quasi ogni giorno, infatti, le forze dell’ordine arrestano spacciatori e in alcuni casi trovano ingenti quantità di droga.

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