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Luigi Di Maio e Morra non vogliono presentare la lista del M5S in Calabria

Il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio e il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra (senatore eletto in Calabria e residente a Cosenza) non vogliono presentare la lista alle prossime regionali in Calabria. Regionali che si svolgeranno il 26 gennaio 2020 come ufficializzato poco tempo fa dal governatore della Calabria, Mario

Luigi Di Maio e Morra non vogliono presentare la lista del M5S in Calabria

Il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio e il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra (senatore eletto in Calabria e residente a Cosenza) non vogliono presentare la lista alle prossime regionali in Calabria. Regionali che si svolgeranno il 26 gennaio 2020 come ufficializzato poco tempo fa dal governatore della Calabria, Mario Oliverio. Perché Luigi Di Maio e Nicola Morra non vogliono presentare la lista del M5S in Calabria? E’ presto detto. Il M5S, da movimento populista e anti-sistema si è trasformato in un partito a tutti gli effetti con le varie correnti. Governa l’Italia da oltre un anno, confrontandosi tutti i giorni con il giudizio degli italiani che dal 2018 ad oggi è miseramente negativo.

Di Maio pensava di risollevare il M5s, accordandosi con il Pd

Dal 33% delle ultime Politiche, siamo passati al 17% delle Europee 2019. Un dato che ha fatto riflettere tanto Di Maio e Casaleggio, tanto da pensare che il crollo fosse dovuto all’alleanza con la Lega. Così, il M5S si è accordato col Pd. Risultato? Un ulteriore peggioramento. Tutti segnali che portano in un’unica direzione, ovvero un partito senza né capo né coda, dove i principi e i valori che avevano contraddistinto la nascita del Movimento, fondato da Beppe Grillo, sono andati a farsi benedire. Perché se ti allei col tuo peggior nemico è normale che il tuo popolo non comprende e ti volta le spalle.

Guardando, quindi, la catastrofe elettorale dalle Europee del 2019 alle ultime elezioni regionali in Umbria, Luigi Di Maio (passato dal ministero dello Sviluppo Economico a guidare la Farnesina) non intende fare ulteriori figuracce che in Calabria, allo stato attuale, sarebbero molto probabili. Se così fosse crollerebbe la credibilità del M5S che, lo ricordiamo, alle Politiche del 2018 in Calabria aveva vinto in tutti i collegi alla Camera e al Senato. Un trionfo scioltosi come neve al sole a distanza di 365 giorni, per colpa di una linea politica lontana dagli attivisti e lontana dalle esigenze degli italiani.

Di Maio non vuole presentare la lista, ma i deputati calabresi sì

Il reddito di cittadinanza non ha prodotto gli effetti sperati in termini elettorali, se non quelli iniziali di dare forza a Di Maio e soci alle Politiche 2018. Il M5S di oggi è un’altra cosa rispetto a quello che stava all’opposizione. Così, si ritrova con una parte che non vuole metterci la faccia e non accetta la “sconfitta”, mentre dall’altra un gruppo di deputati (a cui si aggiunge l’eurodeputata Laura Ferrara) che invece vuole fare la lista. Chi sono quelli che spingono Di Maio a presentare il simbolo del M5S alle Regionali in Calabria? Tutti quelli che non la pensano come lui. Ai posteri l’ardua sentenza.

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