«Ho firmato un’ordinanza che introduce alcune novità nelle misure fino a questo momento adottate per il contenimento del Covid-19». Così la governatrice della Calabria Jole Santelli in un post sul suo profilo Facebook. I nuovi provvedimenti riguardano sostanzialmente tre ambiti: quello legato all’agricoltura, quello turistico e quello gastronomico. Le decisioni prese scaturiscono da contatti e riunioni avute con gli assessori di riferimento.

La nuova ordinanza di Jole Santelli: l’agricoltura

«La prima novità riguarda gli spostamenti all’interno del proprio comune di residenza o verso altri comuni limitrofi» scrive Santelli nella sua nuova ordinanza. Si potrà circolare «per motivi legati allo svolgimento di attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali». Si tratta di un provvedimento preso di comune accodo con l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo. E’ stato reso necessario alla luce del numero considerevole «di agricoltori e allevatori amatoriali che compongono il tessuto produttivo della nostra regione».

L’accordo con Fausto Orsomarso

La seconda novità, introdotta dall’ordinanza di Jole Santelli, è frutto del confronto dell’assessore al Turismo, Fausto Orsomarso. Riguarda le realtà del settore, riguarda i parchi acquatici, gli stabilimenti balneari e le concessioni demaniali marittime. «A partire da domani – si legge – previa richiesta al Prefetto, sarà possibile recarsi nelle aree interessate per svolgere interventi di manutenzione. Oltre a questi anche quelli di sistemazione, pulizia, installazione e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere». 

Le attività di prodotti dolciari

Terzo e ultimo punto dell’ordinanza firmata in data odierna dal presidente Santelli, riguarda le attività di trasformazione di prodotti dolciari. Queste rientrano nelle attività industriali e non commerciali. Pertanto «le attività non saranno inibite nei giorni festivi, purché avvengano in locali non aperti, né accessibili al pubblico. La consegna dei prodotti dovrà avvenire solo “a domicilio”, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto».