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All’ospedale di Cetraro non c’è pace. In una nota che arreca la firma di ieri, l’Asp di Cosenza ha nuovamente sospeso i ricoveri ordinari e urgenti al reparto di Medicina. L’ordine sarà valido fino a nuove disposizioni. I pazienti già in cura nel nosocomio saranno trasferiti verso altri presidi della provincia cosentina. La decisione si è resa necessaria per consentire la riattivazione del reparto Covid, dal momento che la Calabria, come il resto d’Italia, in queste settimane sta fronteggiando quella che gli esperti definiscono la quarta ondata di contagi.
Un storia lunga e travagliata
All’inizio della pandemia, sotto la guida dell’allora direttore sanitario Vincenzo Cesareo, il reparto Covid istituito nel nosocomio Gino Iannelli fu uno dei primi ad accogliere e curare i pazienti affetti da nuovo coronavirus in Calabria. Per uno strano scherzo del destino, il primo paziente ufficialmente contagiato della regione fu proprio un uomo di Cetraro di ritorno da un breve viaggio al nord. L’uomo, all’epoca paziente dialitico, fu seguito dal personale sanitario e potato alla guarigione nonostante le numerose patologia pregresse, ma morì due mesi più tardi a causa di un ictus.
Il reparto, esteso poi a un intero padiglione dello stabile, fu chiuso alla fine della prima ondata e riaperto, qualche mese più tardi, per fronteggiare la nuova ondata. Oggi l’Asp ha deciso di istituirlo nuovamente e, per una maggiore sicurezza degli ospiti, di bloccare contemporaneamente gli ingressi nel reparto di Medicina. Le consuete attività riprenderanno, come già avvenuto, nel momento in cui la situazione pandemica consentirà di tirare un sospiro di sollievo.

