Divieto di dimora in Calabria per l’ex consigliere regionale Giuseppe Aieta
Nel mirino della procura di Paola sono finite anche le elezioni regionali del 2020, vinte dalla compianta presidente Jole Santelli. Ma i fari investigativi sono stati accesi anche sulla gestione delle Terme Luigiane di Guardia Piemontese
L’ex consigliere regionale del Partito democratico, oggi iscritto ad Italia viva, Giuseppe Aieta, è stato raggiunto da un’ordinanza cautelare nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Paola. Il gip competente ha applicato nei confronti dell’ex sindaco di Cetraro la misura del divieto di dimora in Calabria.
Giuseppe Aieta, all’inizio del procedimento penale, era stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di corruzione, in riferimento alle Regionali del 2020, in quanto avrebbe promesso favori in cambio dei voti. Tra questi soggetti, vi sarebbe anche il sindaco di Acri Pino Capalbo, non raggiunto da alcun provvedimento cautelare. La competizione elettorale, svoltasi nel gennaio del 2020, fu vinta dalla compianta presidente della Regione Calabria Jole Santelli.
L’altro aspetto della vicenda penale riguarda la gestione delle Terme Luigiane di Guardia Piemontese, su cui si fonda anche la richiesta di misura cautelare. Anche in questo caso Aieta avrebbe promosso la proroga in cambio di voti, come nel caso delle Regionali 2020. Nell’inchiesta risultano inquisiti anche il primo cittadino di Longobucco, Giovanni Pirillo, l’imprenditore Giuseppe Chiaradia, Emilio Morelli, Giuseppe Tucci, Dante Ferrari e Mario Schiavoni.