martedì,Ottobre 15 2024

Cetraro, sul lungomare arriva il pesce mangia plastica per raccogliere ed educare

L’installazione è stata voluta e interamente realizzata dall’ Associazione Likos Asd.
Il sindaco Cennamo: «Vogliamo infondere consapevolezza nei giovani»

Cetraro, sul lungomare arriva il pesce mangia plastica per raccogliere ed educare

Sensibilizzare i giovani studenti del territorio sulla raccolta differenziata e, più in generale, sull’importanza della tutela dell’ambiente. È stato questo il leitmotiv dell’incontro avvenuto sul lungomare di Cetraro tra l’associazione Lykos Asd, l’amministrazione comunale e i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Corrado Alvaro. Per l’occasione, l’associazione e il suo presidente Giovanni Esposito, hanno donato alla città un “pesce mangia plastica“, interamente realizzato dai giovani associati, impegnati in prima linea in diverse iniziative di sensibilizzazione e promozione della cultura cittadina.

L’installazione, a forma di pesce e con funzione di contenitore della raccolta differenziata per la plastica, ha una duplice valenza: la prima, funzionale, è di svolgere il ruolo di grande contenitore per la raccolta differenziata; la seconda è, invece, educativa e associativa. Attraverso l’immagine del pesce pieno di plastica, si vogliono proporre spunti di riflessione sul tema dell’inquinamento dovuto ai materiali plastici e sul loro conseguente ingresso nella catena alimentare.

«Si tratta di un importante progetto – ha commentato Ermanno Cennamo, sindaco di Cetraro – che unisce al valore pratico la capacità di attrarre, attraverso la curiosa forma del pesce, l’attenzione degli ospiti e dei cittadini e di farli riflettere sull’importanza di scegliere comportamenti virtuosi nella vita di tutti i giorni. Un incontro di sensibilizzazione utile a liberare l’ambiente dalla plastica – i ragazzi hanno ripulito anche alcune spiagge nel corso della mattinata – ma non solo. Vogliamo infondere consapevolezza nei giovani, per far sì che diventino i veri protagonisti del cambiamento».