Se n’è andato alla soglia dei 65 anni allo stesso modo con cui è vissuto: con stile e discrezione. L’avvocatura cosentina piange oggi la scomparsa di Antimo Dell’Omo, per gli amici Mimmo. Era ammalato da tempo, di quei mali che lasciano un segno nel fisico, ma non nell’anima. Non nella sua, almeno. La sofferenza, infatti, non lo aveva cambiato, era rimasto il gentiluomo affabile, profondo, affamato di vita che tutti conoscevano.

È rimasto così fino all’ultimo. Se l’uomo di destra si riconosce anche da come cammina, l’aforisma attribuito a Evola trova su di lui un riscontro effettivo. Oltre che brillante avvocato, Dell’Omo è stato fin da militante del Fronte della gioventù. All’inizio degli anni Ottanta ha ricoperto il ruolo di consigliere circoscrizionale di Cosenza, eletto nelle fila del Movimento sociale italiano, ma il suo attivismo è proseguito anche negli anni successivi con Alleanza nazionale, partito di cui è stato dirigente a Rende.