Lo hanno fermato venerdì notte a Cosenza per un banale controllo e gli hanno trovato addosso una canna. Non il massimo per un incensurato di ventisei anni, ma tant’è: sarebbe finita lì, con una segnalazione indolore in Prefettura se i carabinieri non avessero deciso di approfondire il discorso.

Non sappiamo se lo abbiano fatto d’impulso o se, piuttosto, siano andati a colpo sicuro. Di certo c’è che dopo la perquisizione eseguita a Montalto, a casa del giovane, anche loro hanno finito per stropicciarsi gli occhi. Nell’abitazione c’erano infatti, poco meno di cinque chili di hashish, quasi un chilo di cocaina, duecento grammi di marijuana e, dulcis in fundo, una pistola clandestina con i proiettili nel caricatore.

A consegnare tutto quel materiale scottante è stato proprio lui, Vincenzo C., che vistosi ormai scoperto si è come arreso all’evidenza. Per lui si sono spalancate subito le porte del carcere di via Popilia dove si trova ora recluso in attesa dell’udienza di convalida del suo arresto.

Il fatto che sia pressoché sconosciuto alle cronache, rende davvero difficile immaginare sia lui il vero proprietario di quel grosso carico di stupefacenti. Potrebbe essere un semplice custode, dunque, ma su questo e altri temi caldi della vicenda, le indagini sono ancora all’inizio.