Il primo gruppo di 51 medici cubani giunto in Calabria alla fine dello scorso mese di dicembre con l’obiettivo di implementare il personale in servizio negli ospedali della regione, era stato ospitato nella caserma Settino di Cosenza dov’è di stanza il Primo Reggimento Bersaglieri. Entro la fine di questa settimana arriverà un secondo contingente di camici bianchi provenienti dall’isola caraibica, composto da 121 elementi. Questa volta saranno accolti nel Campus dell’Università della Calabria che ha messo a disposizione la propria residenza alberghiera Socrates ed alcuni alloggi destinati agli studenti fuori sede, rimasti liberi con l’interruzione estiva delle attività didattiche.

La sistemazione sarà funzionale allo svolgimento del corso intensivo di italiano, erogato dal Centro Linguistico d’Ateneo diretto dalla docente Anna De Bartolo, cui i professionisti di Cuba dovranno obbligatoriamente partecipare prima di entrare in corsia. Secondo quanto si è appreso, tuttavia, alcuni componenti della brigata avrebbero già una piena padronanza della lingua italiana e potrebbero quindi prendere servizio immediatamente. Il cronoprogramma delle attività non è stato ancora stabilito.

I 121 medici dovrebbero giungere all’Unical entro il weekend, forse addirittura già domani 3 agosto. In questo caso il corso intensivo di italiano della durata di tre settimane, dovrebbe iniziare il 7 agosto per concludersi, tenuto conto del ponte di Ferragosto, a fine mese. In sostanza, i medici entro l’inizio di settembre dovrebbero essere collocati nei reparti di assegnazione e a quel punto reperire una sistemazione adeguata, sarà compito dell’Ente presso cui andranno a lavorare.

Più o meno la metà di loro sarà destinata alla provincia di Cosenza, in prevalenza alle dipendenze dell’Asp e quindi negli spoke di Corigliano-Rossano, Castrovillari e Cetraro-Paola e negli altri ospedali territoriali di Cariati, Trebisacce, Acri e San Giovanni in Fiore, dove sono nel complesso previste le assunzioni di circa 40 specialisti. La restante parte di circa venti medici è invece attesa nei dipartimenti dell’Annunziata.