Della strada Cosenza-Sibari e della sua storia travagliata la presentazione del progetto risale all’ormai lontano 2011. Ma il nome trae in inganno perché conserva traccia di una buona e ambiziosa intenzione iniziale andata perduta nel tempo. Intenzione secondo cui la nuova strada avrebbe dovuto abbattere decisamente le distanze tra Cosenza e la Sibaritide: 22 minuti si era detto. E non tanto per dire, ma in sede di conferenza stampa e con tanto di carte a corredo. 

I piani però sono diventati poi ben più modesti, tanto che oggi è più corretto parlare di Tarsia-Sibari, anzi di Tarsia-Cantinella perché il progetto attuale non ha più niente a che vedere con Cosenza né in verità con Sibari dato che i lavori si fermeranno (quando e se succederà) a Cantinella, frazione di Corigliano-Rossano. Al momento la strada è una ancor più breve Tarsia-Terranova da Sibari (si intende il bivio) perché l’ultimo dei tre lotti previsti non ha ancora ottenuto alcuno stanziamento per l’apertura del cantiere.  

«I lavori hanno raggiunto una percentuale di avanzamento di oltre il 70% e la data di ultimazione, salvo imprevisti, è fissata al 31/12/2023». Le parole sono della presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, pronunciate il primo settembre scorso in occasione di uno dei sopralluoghi sul cantiere del secondo lotto della Cosenza-Sibari. La musica, invece, è sempre la stessa da 12 anni a questa parte. Fatto l’annuncio, trovato l’intoppo. Perché i paventati «imprevisti», neanche ci stesse muovendo sul tabellone del Monopoli, puntualmente arrivano.  Ed ecco che il termine fissato per la chiusura degli eterni cantieri della Strada provinciale 197 è destinato a restare sul calendario accanto a una data che sta lì a ricordarci l’ennesima promessa non mantenuta.  

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