giovedì,Novembre 14 2024

Sul Tirreno cosentino la mano della ‘Ndrangheta sul gaming online. Numeri allarmanti

I dati mostruosi nei piccoli comuni dove il business vale il bilancio comunale. L'azzardo virtuale prolifera nei luoghi delle vacanze. Ecco perché nel settore conviene (anche) a chi vuole rimettere in circolo denaro sporco

Sul Tirreno cosentino la mano della ‘Ndrangheta sul gaming online. Numeri allarmanti

Numeri mostruosi per il gaming online anche sul Tirreno cosentino dove la mano della ‘Ndrangheta è più che un sospetto. Il report di Federconsumatori sul gioco d’azzardo online fotografa la situazione ed evidenzia ombre su un business che prolifera nelle aree a più alta infiltrazione criminale e si lega – è una delle ipotesi – al “nero” del turismo. La Calabria mostra di appartenere a entrambi gli ambiti. Con alcuni centri che spiccano per dati che sembrano impossibili.  

I numeri del rapporto Federconsumatori sono il punto di partenza per un’analisi che non può fermarsi alla ludopatia. La diffusione dell’azzardo online nei piccoli comuni italiani (tra 2mila e 10mila abitanti) ha aspetti paurosi e apre a domande inquietanti sul legame tra questo fenomeno e il riciclaggio di denaro sporco.

Gaming on line sul Tirreno cosentino: il business muove 35 milioni a Praia

Altri dati monstre: a Praia a Mare (raccolta pro capite: 7. 500 euro) il mercato dell’azzardo online muove più di 35 milioni di euro. Il business a Ricadi vale 22,8 milioni (6. 200 euro per abitante); San Lorenzo del Vallo (6. 100 euro pro capite) quasi 14 milioni; a San Luca 13,5 milioni; a Lungro (dove si spendono 5. 800 euro pro capite) più di 9, per fermarci ai centri in cui la quota pro capite di “investimento” sul gioco online è più elevata.

Le località turistiche regine dell’azzardo online: l’ipotesi di Federconsumatori

C’è un altro aspetto che spicca nella raccolta dati di Federconsumatori.

Che si chiede: esiste un intreccio tra azzardo online e turismo? Di sicuro nella costruzione del rapporto è emersa «una anomala presenza di piccole città a economia turistica». Vistoso il dato di Capri, «che nel 2022 era già ai primissimi posti, con 7. 913 euro pro capite, che salgono a 9. 503 nel 2023». E poi altre città di mare e alcuni paesi che si affacciano sul Lago di Garda e sul Lago di Como. Nel report si avanza un’ipotesi: «L’ipotesi che si può avanzare è che una parte del ricavato dell’economia turistica, in particolare la vasta area di irregolarità di questo settore, venga riciclata nell’azzardo online».

E in Calabria cosa accade? L’ipotesi di questo “filone turistico” trova qualche conferma tra i nomi dei piccoli centri più esposti: Praia a Mare, Ricadi, Belvedere Marittimo, San Lucido, Diamante, Tropea, Cetraro sono comuni in cui il turismo è il motore trainante dell’economia. Anche qui ci “salti nella spesa pro capite tra il 2022 e il 2023 anche se meno vistosi che nei comuni settentrionali. Praia a Mare passa da 4mila a 7.500 euro; Belvedere da 3mila a 5.100 euro; Ricadi da 5. 700 a 6. 200; Diamante da 3. 600 a 4. 300 euro; Cetraro da 3. 700 a 4. 200. Per Tropea e San Lucido si sono registrate leggere diminuzioni.  

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