Città unica, domani mattina al Tar il ricorso del Comitato di Rende. Ipotesi rinvio al 6 novembre
Udienza fissata alle 9.30, ma non va escluso che la discussione slitti al. 6 novembre così da riunirla alle istanze presentate dai Comuni di Cosenza e Castrolibero
Domani al Tar di Catanzaro è fissata la prima udienza per il ricorso contro l’idea di città unica prodotta dai consiglieri della Regione Calabria. I giudici amministrativi hanno calendarizzato l’istanza presentata dal comitato popolare di Rende che chiedono una sospensiva del referendum indetto dal presidente della Regione Roberto Occhiuto per il primo dicembre. Da ciò che trapela, i diretti interessati ritengono difficile una discussione, ma più realisticamente ipotizzano uno slittamento al 6 novembre.
La sensazione deriva da due ordini di fattore: l’unione del loro ricorso con quello presentato dal Comune di Cosenza e da quello di Castrolibero e la presentazione di motivi aggiunti sul decreto di indizione del referendum stesso. Fatto sta che le parti si ritroveranno alle 9.30 al Tribunale amministrativo regionale e da lì vivranno il primo atto concreto di opposizione verso la fusione di Cosenza con Rende e Castrolibero.
Come noto, il Comitato, con a capo Sandro Principe e Mimmo Talarico, ha dato mandato di difendere l’autonomia dei municipi ad Alfredo Gualtieri, del Foro di Catanzaro e Presidente della Camera Amministrativa Distrettuale, e a Fabio Liparoti, del Foro di Cosenza e segretario della Federazione Riformista. A rappresentare la Regione l’avvocatura regionale, mentre i consiglieri di centrodestra firmatari della proposta di legge e il comitato Nuova Cosenza sono difesi dagli avvocati Oreste ed Achille Morcavallo.
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