venerdì,Febbraio 14 2025

Metalli pesanti nei torrenti, incubo inquinamento a Scala Coeli

Dati preoccupanti dall'inchiesta che vede 5 persone indagate per disastro ambientale, tutto ha origine dalla fuga di tonnellate di percolato dalla discarica

Metalli pesanti nei torrenti, incubo inquinamento a Scala Coeli

Un territorio vocato all’allevamento e all’agricoltura biologica finito al centro di una vicenda ancora tutta da confermare ma che, nella sciagurata ipotesi che i fatti contestati dalla Procura di Castrovillari trovino riscontro, fa tremare i polsi per le sue potenziali implicazioni. Un «disastro ambientale» – questo il reato contestato ai cinque indagati – che sarebbe allo stesso tempo disastro per l’economia e la salute pubblica.

E gli esiti dei campionamenti effettuati dall’Arpacal sul luogo dello sversamento di percolato dalla discarica di Scala Coeli sono tali da mettere in allarme. A renderne conto è la relazione tecnica dell’Ispra datata maggio 2024, della quale ampi stralci sono riportati nell’ordinanza di sequestro preventivo firmata dal gip del Tribunale di Castrovillari Luca Fragolino.

Si legge di una quantità di percolato disperso pari ad almeno 15. 390 metri cubi (15. 362 tonnellate), «da considerarsi rilevante – sottolinea l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – anche in rapporto alla vulnerabilità, in termini di portata e regime idraulico, dei corsi d’acqua maggiormente impattati, quali il fosso Capoferro ed il torrente Patia».