Narcotraffico a Cosenza, annullate le misure cautelari di Rudisi e Cardamone
Novità dall'inchiesta "Recovery", la Corte di cassazione rinvia gli atti a Catanzaro per la celebrazione di nuovi Riesami
Tornano in discussione le posizioni cautelari di Andrea Rudisi e Augusto Cardamone nell’ambito dell’inchiesta “Recovery”. La Corte di Cassazione, infatti, ha annullato l’ordinanza di custodia in carcere emessa nei loro confronti a maggio del 2024, in entrambi i casi con rinvio degli atti a Catanzaro per la celebrazione di nuovi Riesami. Le decisioni dei giudici romani sono state assunte in accoglimento dei ricorsi presentati dagli avvocati Mario Scarpelli per Rudisi e Giuseppe De Marco per Cardamone.
In “Recovery”, Rudisi e Cardamone rispondono del reato di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico. Il primo è considerato una delle colonne del gruppo di spacciatori attivo a Mendicino. All’epoca del blitz, il provvedimento cautelare lo raggiunse in carcere dove stava finendo di scontare una condanna definitiva, sempre per droga.
Cardamone, che già in precedenza aveva ottenuto la concessione degli arresti domiciliari, è sospettato di essere in collegamento con uno dei principali indagati dell’inchiesta, ovvero Antonio Illuminato. Quest’ultimo, in particolare, lo avrebbe investito del ruolo di referente della piazza di spaccio di Bisignano dopo l’arresto di Andrea Pugliese.