Incendio a Los Angeles, il racconto del cosentino Dario Gallo: «Chiusi da tre giorni» | VIDEO
L'imprenditore, arrivato negli USA da sei mesi, si è trovato a dover fronteggiare un'emergenza senza precedenti: «Evacuate zone a un isolato da casa mia, l'aria è irrespirabile»
Uno dei disastri peggiori che la città degli angeli ricordi. L’incendio di Los Angeles ha messo in ginocchio il centro californiano. Fra coloro che hanno assistito da vicino all’evento c’è anche il cosentino Dario Gallo, residente nella metropoli USA da sei mesi. Imprenditore con una catena di ristoranti dal nome “Civico la 2064”, descrive la difficile situazione causata dalle fiamme. «Questi venti di Santa Ana, che soffiano dall’interno della California verso la costa, hanno alimentato gli incendi», spiega. Le fiamme, ancora oggetto di indagini per accertarne l’origine, si sono diffuse rapidamente e hanno colpito zone come Malibu, Palisades, Altadena e Pasadena.
Incendio Los Angeles, il racconto di Dario Gallo: «Un blackout di otto ore»
Il fuoco è arrivato fino alle porte di Los Feliz, dove Dario gestisce il suo ristorante. Lì l’incendio scaturito a Los Angeles ha causato un blackout di circa otto ore proprio mentre stava lavorando. «Il crollo di un traliccio dell’elettricità ha creato il caos», racconta, «ma grazie a Dio siamo riusciti a salvare tutto». L’incubo si è comunque riproposto a meno di ventiquattr’ore. «Il giorno dopo c’è stato un incendio nelle colline di Hollywood, non distante da dove abito io. È partita l’evacuazione, che si è fermata a un isolato da casa mia. È stata un’esperienza ansiosa, ma i soccorsi sono stati bravi a contenere le fiamme». Le conseguenze del fuoco, però, non sono finite.
Aria irrespirabile: «Siamo chiusi da tre giorni»
Già, perché uno dei problemi più gravi legati all’incendio di Los Angeles è la qualità dell’aria. «Stanno bruciando tantissimo materiale chimico e metalli, che rilasciano agenti pericolosi». E Dario soffre di asma. Non la situazione migliore per lui. «Grazie a una mascherina N95 sono riuscito a proteggermi parzialmente, ma la situazione resta critica». Ci sono ancora incendi attivi a Malibu e Altadena. E se le vittime umane sono state poche, altrettanto non si può dire per la fauna locale. In molti puntano il dito contro le linee elettriche sopraelevate. «Sono antiquate e spesso causano scintille che innescano gli incendi», racconta Dario, che però rimane ottimista. «Speriamo che i soccorsi riescano a spegnere gli incendi a breve, poi faremo la conta dei danni». La città, intanto, continua a lottare per superare questa emergenza e ripristinare la tranquillità.