La Scirubetta è uno dei dolci più antichi della tradizione calabrese, un sorbetto naturale preparato con ingredienti semplici e genuini. Questo dessert tipico affonda le sue radici nelle abitudini dei pastori e contadini che, nei mesi invernali, raccoglievano la neve dalle montagne per trasformarla in una gustosa merenda.

Origini e storia della scirubetta

Il nome “Scirubetta” deriva probabilmente dal termine arabo sharbat, che indica una bevanda rinfrescante a base di frutta e zucchero. L’usanza di utilizzare la neve per creare dolci è antichissima e diffusa in molte culture del Mediterraneo. In Calabria, questa tradizione è sopravvissuta soprattutto nelle zone montuose dell’Aspromonte e della Sila, dove la neve abbondante veniva conservata in apposite neviere per essere poi utilizzata nei mesi successivi.

Preparazione tradizionale

La Scirubetta è un dolce povero, ma dal sapore unico. La ricetta originale prevede semplicemente neve fresca e miele (o mosto cotto), un derivato dell’uva tipico della regione. Alcune varianti prevedono l’aggiunta di miele, succo di agrumi (come arancia o limone) o caffè, per un tocco di aroma in più.

Per prepararla:

  1. Si raccoglie neve fresca e pulita, preferibilmente appena caduta.
  2. Si versa sopra mosto cotto o miele, mescolando delicatamente fino a ottenere una consistenza simile a un sorbetto.
  3. Si serve immediatamente, gustandola come un fresco dessert invernale.

Un dolce tra passato e presente

Oggi la Scirubetta è meno diffusa rispetto al passato, ma resta un simbolo della tradizione gastronomica calabrese. In alcune sagre e manifestazioni dedicate alla cucina locale, è possibile assaporare questo antico dolce e riscoprire il piacere di una preparazione semplice ma autentica. Con l’evolversi delle abitudini alimentari, alcune rivisitazioni moderne della Scirubetta includono l’utilizzo di sciroppi di frutta, liquori o addirittura cioccolato, mantenendo però intatta la sua essenza rinfrescante e naturale.

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