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Riceviamo e pubblichiamo la lettera della società KRIA Srl in merito all’articolo sui nuovi sequestri degli autovelox, disposti dal Tribunale di Cosenza.
Una informazione parziale finisce per essere distorsiva della realtà e crea disinformazione. Ci riferiamo all’articolo pubblicato con url https://www.cosenzachannel.it/2025/02/25/autovelox-non-omologati-sequestri-procura-cosenza/ pubblicato il 25 febbraio 2025 ore 15.35 a firma del direttore responsabile sig. Antonio Alizzi. Se è vero, difatti, che sono stati eseguiti i sequestri di alcuni dispositivi di controllo elettronico della velocità, correttezza e deontologia professionale vorrebbero che si mettesse nel giusto rilievo e in luce che la problematica sottesa al sequestro, ovverossia “mancata omologazione” degli stessi nel senso letterale del termine, è – come noto – afferente e riguardante tutti i dispositivi di controllo elettronico della velocità esistenti sul territorio italiano, ivi compresi quelli in uso alle forze di polizia, per come chiarito da sempre dagli enti ed organi competenti (cfr. circolare MIT del 11/11/2020).
Non solo, ma l’autore dell’articolo tralascia (non ne è a conoscenza?), e così violando di nuovo correttezza e deontologia professionale, di mettere in rilievo innanzitutto che, dopo la citata pronuncia della Corte di Cassazione del 2024, la medesima Corte, con ordinanza del 31 gennaio 2025, ha invertito la rotta, dando preminenza all’esistenza di tarature e verifica di funzionalità dei dispositivi e non più alla loro approvazione/omologazione. Ed ancora e soprattutto, l’autore dell’articolo tralascia (non ne è a conoscenza), di evidenziare la circolare del ministero dell’Interno del 23/1/2025 con la quale il ministero, dopo aver istituito un tavolo tecnico al quale hanno partecipato le Prefetture e il Mit, e dopo aver acquisito un parere dell’avvocatura generale dello Stato, ha definitivamente provato e ribadito che le procedure di “approvazione” e “omologazione” eseguite ad oggi sono del tutto socvrapponibili, con ciò evidenziando la legittimità di tutti i dispositivi di controllo elettronico della velocità ad oggi approvati piuttosto che omologati e la legittimità delle contestazioni elevate con il loro utilizzo.
È una vicenda paradossale che ha investito una sola azienda produttrice e con essa anche chi li commercializza – e va precisato non solo la società citata nell’articolo – a vantaggio di tutti gli altri competitor e aziende concorrenti, sebbene – va ribadito con forza! – i loro dispositivi siano nelle stesse circostanze di fatto e diritto di quelli prodotti dalla nostra Azienda! Una vicenda che sta causando all’azienda danni di portata immane, difficilmente quantificabili, e che ci si domanda mai essere risarciti allorché – auspichiamo a breve – si riuscirà e ottenere giustizia.
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Siamo lieti che la società KRIA Srl confermi la veridicità della notizia relativa ai nuovi sequestri e, al contempo, prendiamo atto delle sue precisazioni riguardo ai recenti orientamenti della Suprema Corte e ad altri aspetti giuridici. Tuttavia, invitiamo la società KRIA Srl a mantenere il focus sulla propria linea di difesa, evitando di esprimersi su temi quali correttezza e deontologia, che non rientrano nelle sue competenze.