«Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell’approvazione da parte della giunta del Comune di Cosenza della delibera che prevede l’istituzione del Consiglio dei garanti del verde, del suolo e degli alberi». È quanto dichiarano, in una nota congiunta, le associazioni ambientaliste I giardini di Eva, Mediterranea Media, Primavera della Calabria, Coordinamento Progetto Meridiano.

«La delibera – spiegano – passerà nelle commissioni interessate all’applicazione dell’importante strumento partecipativo promosso da un’azione di rete tra associazioni ambientaliste e non solo che hanno avviato un’interlocuzione propositiva con il sindaco Franz Caruso e la vicesindaca nonché assessora all’Ambiente Maria Pia Funaro».

«Il Comune di Cosenza infatti – proseguono –, si doterà di un Consiglio dei garanti appositamente incaricato a monitorare, tutelare e ampliare il verde pubblico, promuovendo la partecipazione di associazioni e cittadinanza interessate alla tutela e salvaguardia del territorio e della ecologia urbana».

«I giardini di Eva, Mediterranea Media, Progetto Meridiano, Primavera della Calabria e una fitta rete di associazioni di volontariato – si legge ancora – lavorano da tempo insieme ad altre organizzazioni attive sui temi legati alla salvaguardia ambientale e del territorio. Per questa ragione porgiamo alla città di Cosenza e all’amministrazione guidata dal sindaco Franz Caruso, competenze e bagagli esperienziali per poter al meglio sostenere questa importante impresa partecipativa in favore del bene comune costituito dal verde urbano e dai suoi fruitori cittadine e cittadini dell’area cosentina».

«L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta dalla Repubblica Italiana – aggiungono –, ci pone innanzi sfide importanti da realizzare nel più breve tempo possibile. Immaginare una città green che rispetti le risorse verdi e blu renderà Cosenza una città più vivibile ed europea. La posta in gioco non è soltanto la mera manutenzione del verde pubblico in termini di decoro urbano e principi estetici ma si tratta di attivare a pieno la funzione ecologica dell’ambiente naturale e urbano. Da questo punto di vista riteniamo che particolare attenzione si debba dare al bacino del Crati quale principale ambito di salvaguardia e contenitore di tutti quei valori ambientali che rendono sostenibile l’area urbana. In questo contesto pensiamo che riprendere il contratto di fiume serva a rendere centrale la città di Cosenza in tutta l’area del bacino del Crati».

«Ci auguriamo – concludono – che si avvii una stagione nuova che promuova una partecipazione vera e trasparente della cittadinanza e delle associazioni che lavorano da tempo nella tutela dell’ambiente, del suolo e degli alberi. Il nostro supporto sarà pieno per vigilare ed accrescere il patrimonio ambientale della città di Cosenza che deve puntare sulla forestazione urbana finanziata dal Pnrr, sui parchi urbani e fluviali e sul consumo zero di suolo nella gestione urbanistica per una città a misura di donne, uomini e bambini».