Sbarco questa mattina sulla spiaggia della cittadina ionica. Una trentina in fuga, gli altri trasferiti a Corigliano Rossano.

Calopezzati non respinge, non sbraita, non urla. Calopezzati si rimbocca le maniche e dà una mano come può. In barba ai risultati delle elezioni europee di una settimana fa, in barba al “prima gli italiani” – grido di battaglia rivisitato anche in chiave locale da qualche candidato sindaco nostrano. Proprio ieri Giuseppe Graziano, in corsa per il ballottaggio di Corigliano Rossano, “scaldava” il cuore del suo pubblico con un «prima gli abitanti di Schiavonea». A distanza di poche ore e pochi chilometri, si risponde così. Viveri, abbigliamento e sorrisi arrivano in spiaggia ad accogliere i sessantaquattro migranti sbarcati questa mattina sulla spiaggia del comune ionico.

Al lavoro una task force composta da amministrazione, Protezione Civile, Caritas e semplici cittadini che anche su Facebook hanno voluto manifestare il loro orgoglio di figli di una città che «resta umana», e farsi testimoni di quanto successo pubblicando le foto delle operazioni.

I migranti, tra i quali ci sono diversi minori, sono stati poi trasferiti al porto di Corigliano Rossano per l’identificazione e attualmente si trovano al Cas dello stesso comune. Sono curdi, iraniani e iracheni. In corso le ricerche degli scafisti e di una trentina di persone che erano a bordo dell’imbarcazione e si sono date alla fuga subito dopo aver messo piede sulla terraferma.