«È ufficiale: le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa hanno proclamato uno sciopero generale dei dipendenti del Comune di Belmonte Calabro per l'intera giornata di domani. La mobilitazione riguarderà i lavoratori e le lavoratrici dell'Ente, senza suddivisione di categoria o profilo». È quanto si legge in una nota affidata agli organi di stampa dagli organizzatori della manifestazione.

I motivi della protesta

«La protesta - prosegue il comunicato - nasce da una situazione diventata ormai intollerabile: le sigle sindacali denunciano il reiterato mancato rispetto degli impegni sottoscritti, in particolare dell'accordo del 22 luglio 2024, che prevedeva la stabilizzazione strutturale delle ore lavorative – da anni garantite solo attraverso provvedimenti temporanei – e l'avvio delle procedure in deroga per il riconoscimento delle mansioni superiori, svolte da tempo in numerosi servizi dell'Ente. Dopo mesi di interlocuzioni inconcludenti con la parte datoriale, e un totale immobilismo dell'Amministrazione, i sindacati dichiarano di essere stati costretti alla mobilitazione, stanchi di promesse non mantenute e risposte mai arrivate. Nonostante tutto, i dipendenti comunali, per senso del dovere e rispetto nei confronti della cittadinanza, hanno continuato a garantire il regolare svolgimento dei servizi pubblici, pur senza vedere riconosciuti i propri diritti contrattuali e professionali».

Lo sciopero

«Lo sciopero del 12 settembre si inserisce in un pacchetto di 36 ore di sciopero già deliberato dalle OO.SS. , a seguito dell'esito negativo del tentativo di conciliazione svolto presso la Prefettura di Cosenza il 14 luglio 2025. L'astensione sarà esercitata nel pieno rispetto della Legge 146/90 e delle normative di settore, con la garanzia della continuità dei servizi pubblici essenziali. Le sigle sindacali sono però chiare: questa è una protesta forte e determinata, un segnale inequivocabile verso un'Amministrazione che continua a ignorare le richieste legittime dei propri dipendenti».

Dignità lavorativa

«Non siamo più disposti a subito – dichiarano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa –. I lavoratori del Comune di Belmonte Calabro non possono essere trattati come invisibili, né possono continuare a lavorare in condizioni di incertezza e precarietà. È ora che le istituzioni si assumono le proprie responsabilità». Ed in ultimo: «Con lo sciopero del 12 settembre, i lavoratori lanciano un messaggio forte: non chiedono privilegi, ma il riconoscimento di diritti basilari. Rispetto, dignità e stabilità lavorativa non sono più rinviabili».