Gianluca Vialli è morto stamane all’età di 58 anni nella clinica di Londra in cui era ricoverato da alcuni giorni a seguito dell’aggravamento delle sue condizioni di salute. L’ex calciatore era malato di tumore al pancreas, e in precedenza sembrava che le terapie su di lui avessero fatto effetto. Purtroppo non è stato così.

Nei giorni scorsi lui stesso aveva annunciato di doversi autosospendere dal ruolo che occupava all’interno dello staff della Nazionale di calcio per riprendere le cure. Da qui il ricovero e le prime notizie tutt’altro che incoraggianti giunte dall’Inghilterra. Il viaggio a Londra dell’anziana madre era stato un altro segnale cupo, oggi purtroppo il suo cuore ha cessato di battere.

Ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea è stato per anni un pilastro della Nazionale ai tempi in cui era allenata da Azeglio Vicini. Il suo nome è legato soprattutto alla vittoria dello scudetto con la quadra blucerchiata quando in tandem con il “gemello” Roberto Mancini trascinò la Samp alla vittoria dello scudetto (1991) e poi l’anno successivo a un passo dalla conquista della Coppa dei campioni.

Riuscirà a vincerla poi nel 1996 con la maglia bianconera della Juventus. Proprio ieri, i tifosi della squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta, la Cremonese, avevano inneggiato a lui durante la partita di campionato, guardacaso contro la Juve, esponendo uno striscione che riprendeva il coro dei bei tempi: “Luca Vialli segna per noi”. Ora potrà farlo tra le nuvole su assist di Pelè.