Il Cosenza corre, e lo fa con una continuità che non è frutto del caso. La squadra di Antonio Buscè, ormai stabilmente nelle zone alte della classifica, deve gran parte della propria brillantezza fisica e della capacità di mantenere intensità costante fino al novantesimo al lavoro meticoloso del preparatore atletico prof. Diego Gemignani.

L’impronta del professionista toscano, arrivato in estate al fianco di Buscè, è visibile in ogni reparto. Il Cosenza è una delle formazioni più reattive e organizzate del campionato: pressing alto, recupero immediato del pallone e capacità di accelerare nei momenti chiave. Non è un caso che molti successi rossoblù siano arrivati proprio nella seconda parte di gara, segno di una condizione atletica superiore alla media.

Il metodo Gemignani

Gemignani ha impostato una programmazione che combina forza, resistenza e velocità, senza mai trascurare la prevenzione degli infortuni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una squadra fresca, compatta e sempre “viva”, capace di esprimere un calcio intenso e moderno.

La sua metodologia, già apprezzata nelle precedenti esperienze, si fonda su un approccio scientifico che integra dati, tecnologia e attenzione individuale. Ogni giocatore segue un percorso personalizzato che tiene conto di carichi, recuperi e stato di forma, con l’obiettivo di arrivare al top nei momenti decisivi del campionato.

Buscè lo sa bene e se lo tiene stretto. Il Cosenza oggi non è solo una squadra che gioca bene: è una squadra che corre con intelligenza, che regge i ritmi, che dà sempre la sensazione di avere energie in più rispetto agli avversari. Un merito che porta senza dubbio la firma di Diego Gemignani, artefice silenzioso ma decisivo di un Cosenza che, anche sul piano fisico, sembra pronto a sognare in grande.