Infuria la polemica tra Ascoli e Cittadella. Dopo lo 0-0 dell’ultimo turno, il Presidente dei marchigiani, Massimo Pulcinelli, tramite il sito ufficiale della società, ha rilasciato alcune dichiarazioni nelle quali si dichiara arrabbiato per l’atteggiamento del Cittadella. A suo dire poco sportivi a perdere tempo per conservare il pareggio. Pulcinelli si chiede pure se lo stesso atteggiamento i veneti lo avranno contro Brescia e Cosenza, prossime avversarie da qui alla fine.

Le parole del Presidente dell’Ascoli

“Dispiace per il risultato perché avremmo voluto festeggiare anticipatamente il raggiungimento dell’obiettivo playoff, ma ci può stare di non vincerle tutte, anche quando vorresti e dovresti. I ragazzi hanno messo in campo tanto impegno e per questo rivolgo loro i miei complimenti. Sono però arrabbiato e deluso per l’atteggiamento avuto in campo dal Cittadella, perché giocarsi la partita della vita, anche se non hai più nulla da chiedere al campionato, è un fatto nobile e rispettoso, è il bello dello sport. Ma – continua Pulcinelli – non è sportivo perdere tempo per mantenere il pareggio, perché in questo modo si potrebbe pensare che si stia facendo un gioco a beneficio di altre squadre. Vedremo se il Cittadella avrà lo stesso atteggiamento contro Brescia e Cosenza. Ce ne ricorderemo, la memoria fa parte della nostra storia. Buona fortuna, Cittadella! Comunque, il match di oggi fa già parte del passato, ora testa a Cremona, ce l’andremo a giocare anche allo Zini. Forza ragazzi e sempre FORZA ASCOLI!”.

La risposta del Cittadella

Non ha tardato ad arrivare però la risposta del Cittadella. Tramite un comunicato ufficiale firmato dal Presidente Andrea Gabrielli, i veneti hanno rispedito al mittente le accuse. “Leggiamo con stupore le dichiarazioni rilasciate dal presidente Pulcinelli alla stampa nel dopo gara di Ascoli con le quali, tra l’altro, egli rimproverava alla nostra squadra di aver tenuto un comportamento non sportivo in campo. A parte l’inusuale atteggiamento irriguardoso e privo di stile che mal si confà ad un presidente che entra nel merito di giudicare il team avversario, ci sentiamo oltremodo offesi per l’aver egli insinuato, con le sue parole, che – spiega Gabrielli – i nostri obiettivi erano quelli di favorire (in quale modo non si sa) qualche altra squadra avversaria (chissà quale?) rispetto alla sua. Per finire, rispediamo al mittente i poco commentabili toni minacciosi con cui il presidente Pulcinelli ci dice di ‘stare in guardia’ perché ci ‘terrà d’occhio’ nelle prossime gare: tremiamo al solo pensiero…“.