L’uomo ferito in un agguato stanotte a Cetraro, Guido Pinto, era rimasto coinvolto suo malgrado in un gravissimo fatto di sangue avvenuto nel 2004. Titolare di un distributore di benzina, la sera del 13 febbraio fu raggiunto da due giovani che, armi in pugno e in sella a una moto, tentarono di rapinare l’incasso della giornata. Armato di una Berette 7.65, regolarmente detenuta, e in possesso di porto d’armi rilasciato dalle autorità preposte per via di altre rapine subite, Pinto estrasse l’arma e fece fuoco colpendo mortalmente Eugenio Martilotta. Per quel fatto di sangue subì un regolare processo e venne assolto per legittima difesa.

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