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L’Azienda sanitaria provinciale della Calabria, la più grande della regione, ha scoperto un’incredibile situazione finanziaria irregolare sotto la direzione del nuovo direttore generale, Antonello Graziano. La scoperta più sorprendente è una fattura originariamente di 77mila euro, “trasformata” nel sistema contabile in un ammontare esorbitante di 77 milioni.
La svolta nella gestione economica dell’Asp è partita dalla revisione del Fondo rischi, un’operazione fondamentale per ottenere una visione chiara e trasparente delle finanze dell’ente. Questa revisione ha permesso di identificare crediti ormai irrecuperabili e debiti fittizi, nonché doppi e tripli pagamenti. Anni di bilanci mai approvati, continue rotazioni di commissari, e inefficienze diffuse avevano lasciato una situazione caotica, con creditori che si affollavano negli uffici di via Frugiuele in attesa di risposte. Il direttore Graziano, con esperienza sia medica che amministrativa, ha guidato la riorganizzazione con il supporto del commissario regionale alla Sanità, Roberto Occhiuto.
Non solo i debiti inesistenti sono stati rimossi, ma è stato anche ridisegnato un bilancio realistico per l’anno 2022, chiudendo i consuntivi arretrati. Dopo la regolarizzazione delle pratiche finanziarie, Graziano assicura che l’ente sta ora rispettando tempistiche di pagamento conformi agli standard europei, mettendo finalmente fine alla lunga tradizione di interessi moratori causati dai ritardi. Il risanamento in corso mira a riportare stabilità e fiducia nell’Azienda sanitaria provinciale della Calabria, con prospettive di trasparenza e gestione oculata delle risorse.