Il Riesame di Catanzaro, dopo l’annullamento con rinvio della Cassazione, ha rimesso in libertà (per il procedimento penale denominato “Athena“) l’indagato Lorenzo Pietro Selvaggi, fino ad oggi applicato agli arresti domiciliari per il reato di usura aggravata dal metodo mafioso.

Gli avvocati Nicoletta Grandinetti e Cesare Badolato, avevano impugnato la prima ordinanza di conferma del Riesame di Catanzaro, ottenendo un primo risultato favorevole dinanzi agli ermellini. Ora il Riesame bis ha accolto le censure difensive relativamente alle esigenze cautelari, considerato che la presunta condotta illecita sarebbe stata commessa tra aprile 2018 e gennaio 2019, «dunque oltre cinque anni or sono». I giudici del Riesame, presieduti dal presidente (relatore) Emma Sommi, hanno valutato anche il fatto che l’indagato, allo stato, è incensurato.

Nel provvedimento cautelare, il Riesame ha comunque sostenuto la gravità indiziaria rispetto a una vicenda complessa e delicata che sarebbe consistita «nel pretendere indebitamente, a fronte dell’elargizione di un prestito dell’importo di 2mila euro, la corresponsione di interessi in misura superiore a quella legale, domandando la consegna di complessive 7mila euro», e ancora, «il tutto garantendosi la restituzione delle somme prestate, non solo mediante il trattenimento del libretto postale della persona offesa, ma anche mediante la minaccia di far intervenire nella vicenda gli “zingari di Lauropoli”».