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Sono stati assolti per non aver commesso il fatto i quattro imputati accusati in origine dalla procura di Cosenza di aver realizzato una pista della larghezza di duecento metri nel comune di Castrolibero, anno 2015, sottoposta a vincolo paesaggistico. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Francesco Luigi Branda.
Secondo il giudicante, non v’è prova della riferibilità delle condotte contestate a Cesare Florio, Giuseppe Perna, Angelo Ruffolo e Massimino Aceto anche in ragione dell’insufficienza dell’unico indizio relativo alla provenienza dei materiali di cantieri delle ditte riferibili all’imprenditore edile, «non essendo dotata di affidabile certezza l’assimiliazione del materiale rinvenuto con quello dei cantieri suddetti, fondata solo sul colore e sulla consistenza, in difetto di specifiche analisi ovvero di prove dirette in ordine al trasporto dei materiali dei suddetti cantieri fino al luogo dove sono stati depositati». Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Francesco Gelsomino e Alessio Lucchetta.