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Lo svincolo di Contrada Boscarello di Corigliano si conferma un punto critico della viabilità urbana e interurbana. Un nuovo incidente, avvenuto nelle scorse ore, ha coinvolto due autovetture: due i feriti, di cui al momento non si conoscono le condizioni. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e i mezzi del soccorso stradale, mentre il traffico ha subito forti rallentamenti fino a bloccarsi del tutto.
L’episodio, l’ennesimo, riaccende l’attenzione su un nodo infrastrutturale che, da tempo, suscita preoccupazione tra i residenti. Lo svincolo è stato realizzato da poco, ma le sue caratteristiche strutturali sono finite più volte sotto la lente d’ingrandimento di cittadini, operatori e volontari.
«Curve azzardate e scarsa visibilità»
Il tratto in questione è stato segnalato più volte per la pericolosità delle curve, la visibilità ridotta e la mancanza di protezioni efficaci. A ciò si aggiungono segnaletica poco chiara, accessi improvvisi e un flusso veicolare importante, considerata la posizione strategica che collega diverse direttrici urbane e rurali. Gli automobilisti che frequentano quella zona parlano da tempo di una “trappola stradale” e chiedono un intervento deciso. Ma nonostante appelli, video e documentazioni fotografiche già diffuse pubblicamente, si continua a registrare silenzio e inerzia.
Anas chiamata in causa
Il tratto in questione è sotto la gestione dell’Anas Spa, che – secondo quanto riferito da più fonti – non avrebbe ancora effettuato sopralluoghi o valutazioni tecniche approfondite, nonostante le richieste formali giunte da associazioni civiche e cittadini. Proprio su questo punto si concentra la denuncia pubblica dell’Organizzazione di Volontariato Basta Vittime Sulla Strada Statale 106.
La voce dei cittadini inascoltata
Nelle ultime settimane, l’associazione ha ricevuto decine di segnalazioni da parte di automobilisti e residenti. Tutti concordano su un punto: lo svincolo non è sicuro e necessita interventi urgenti. Alcuni parlano apertamente di “curva della morte”, definizione che, pur dura, fotografa un sentimento diffuso e crescente. Il problema è tanto tecnico quanto istituzionale: a preoccupare non è solo la configurazione dell’opera, ma la mancanza di risposte, di ascolto e di assunzione di responsabilità. E ogni nuovo incidente riapre ferite mai rimarginate.
La presa di posizione dell’Organizzazione di Volontariato
«Ciò che, francamente colpisce – spiega l’Organizzazione di Volontariato Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 – è che nelle scorse settimane abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni da parte di cittadini che, attraverso foto e filmati, sono riusciti a farci comprendere la pericolosità di quello svincolo realizzato da poco dall’Anas Spa. Confidiamo che l’Anas Spa possa al più presto intervenire sulla curva della morte e possa effettuare un sopralluogo invitandoci (esattamente come abbiamo richiesto), al fine di far comprendere cosa accade e qual è la pericolosità. Visto e considerato che certamente la ignorano!»