Il caso giudiziario innescato dalla morte del giovane Antonio Ruperti approda in aula per la celebrazione dell’udienza preliminare. Due persone, infatti, rischiano di essere processate con l’accusa di omicidio colposo per il tragico incidente avvenuto il 9 settembre del 2023 all’incrocio tra via Falvo e via Martorelli, due traverse di via Panebianco.

Si tratta del poliziotto Gianmarco Minervino, il conducente della Jeep Renegade che, quel giorno, si scontra con la motocicletta Aprilia con alla guida l’allora sedicenne Ruperti e poi di Valentino De Francesco, il proprietario della due ruote a cui si contestano «la negligenza e l’imperizia» di aver affidato il mezzo a un minore sprovvisto di patente.

L’udienza preliminare si svolgerà il prossimo 8 novembre davanti al gup Claudia Pingitore. Minervino sarà difeso dall’avvocato Maria Luisa Forastiero; De Francesco, attualmente ristretto in carcere nell’ambito dell’operazione “Recovery”, dagli avvocati Antonio Quintieri e Cesare Badolato. A rappresentare i familiari della vittima, in qualità di parte civile, ci penserà invece l’avvocato Mario Scarpelli.