Il problema della manutenzione delle strade, è il tallone d’Achille di Cosenza e Rende. Alle prime piogge si aprono voragini sull’asfalto che mettono a rischio la sicurezza della circolazione. Le segnalazioni, arrivano puntuali, da ogni zona dell’area urbana, anche molto centrale. Questa volta a mostrare il degrado del manto stradale è un lettore che abita a Surdo, Rende. Dagli scatti si vede chiaramente una vecchia grata di scolo, arrugginita, circondata da pezzi di asfalto completamente sgretolati e che il comune non ha provveduto a sistemare.

Facciamo qualche passo e siamo a Rende. Ogni volta che un grammo di maltempo colpisce la città, le strade si trasformano nel Mekong. Neanche dieci giorni fa, contrada Bosco De Nicola si è svegliata incredula: nel parcheggio condominiale le auto galleggiavano, letteralmente, nell’acqua. Stava piovendo da un paio d’ore e la sensazione era che fossimo nella foresta pluviale. Stessa storia nei dintorni della zona industriale, nel sottopassaggio del Metropolis e, spostandoci a Cosenza, nel centro storico. Il motivo, nella maggior parte dei casi è chiaro: i Comuni non provvedono sistematicamente a far svuotare i tombini che, con la pioggia, si riempiono alla velocità della luce, provocando allagamenti rischiosi per la circolazione.

Molta attenzione, parlando di tombini, occorre prestare, inoltre, se si passeggia sull’isola pedonale di Cosenza. Qualche tombino rischia di cedere sotto il peso dei pedoni perché o male assicurato o, semplicemente, troppo vecchio. E invece che perdere il passo, si rischia di perdere una caviglia.